I 120 milioni di euro destinati al porto di Civitavecchia rappresentano il più grande finanziamento dai tempi del Giubileo del 2000 quando, guidato dal compianto Francesco Nerli, il nostro scalo fece quel salto di qualità caratterizzandosi con quella che è la morfologia che oggi conosciamo.
Adesso, finalmente, siamo convinti di poterci avvalere di una congiuntura favorevole non soltanto per la nostra infrastruttura ma per l’intera economia della nostra Regione che si riflette inevitabilmente sulle aspettative di rilancio del PIL nazionale.
Le condizioni concomitanti che ci fanno ben sperare per il prossimo futuro sono ovviamente legate in primis allo stanziamento dei 120 milioni nell’ambito dell’ormai noto PNRR, che non erano affatto scontati e per i quali si è mobilitata la politica nelle istituzioni a tutti i livelli e, per la nostra parte, oltre all’impegno del Gruppo e del Partito di Civitavecchia vorrei citare l’impegno profuso dal Presidente Nicola Zingaretti, dal Sen. Bruno Astorre, dal Vice Presidente della Regione Daniele Leodori e dal responsabile della logistica Rocco Lamparelli senza dimenticare tutti i Consiglieri Regionali che hanno legami con questo territorio.
In secondo luogo ma assolutamente fondamentale si è rivelato l’insediamento del nuovo Presidente dell’AdSP Pino Musolino che con la sua grande capacità manageriale, la sua tenacia e la sua risolutezza nell’affrontare anche le sfide più difficili ha già dato prova, pur nel breve periodo trascorso dal suo insediamento, di essere molto semplicemente la persona giusta al momento giusto.
Da ultimo, ma solo perché si tratta di un obiettivo di prospettiva, i risultati positivi che siamo sicuri si determineranno nei prossimi mesi e la conseguente ripresa economica ed occupazionale del comparto logistico e crocieristico saranno il moltiplicatore della fiducia per ottenere ulteriori finanziamenti dallo Stato anche oltre il PNRR. Se riusciremo a dimostrare che ogni euro di soldi pubblici investito sul nostro Porto si moltiplica nell’economia del Paese grazie ad un virtuoso accrescimento di investimenti privati, allora probabilmente sarà possibile ottenere i finanziamenti per ultimare quella porzione dello scalo rimasta incompiuta proprio dai tempi del Giubileo del 2000, quella che una volta si chiamava darsena energetica e grandi masse e che domani potrebbe assumere una connotazione moderna e funzionale grazie alle competenze e alla visione strategica del nuovo management che guida AdSP da molo Vespucci.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Marco Piendibene,
Marco Di Gennaro,
Marina De Angelis d’Ossat,
Patrizio Scilipoti