Il prossimo 16 settembre saranno trascorsi 150 anni dall’annessione della nostra Città a quello che allora era il Regno d’Italia.
In occasione di questa data così importante le autorità militari, civili e religiose saranno presenti alla santa messa celebrativa per l’istituzione della Capitaneria di Porto che vuole ricordare quella giornata che sancì il passaggio dalla “Capitaneria di porto pontificia” alla “Regia Capitaneria di porto” suggellata dal tricolore che venne issato sul Forte Michelangelo.
Quello che a nostro giudizio risulta inspiegabile è invece la totale mancanza di iniziativa dell’Amministrazione Comunale che avrebbe dovuto, anche soltanto con una sobria celebrazione laica, ricordare a sua volta l’anniversario dell’essere divenuti “italiani” al passaggio dei bersaglieri che solo quattro giorni dopo sarebbero passati alla Storia con la “breccia di Porta Pia” e l’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia.
Tutto ciò premesso gli interroganti chiedono al Sindaco:
  1. Per quale motivo non si è programmata una cerimonia laica per celebrare i 150 anni del passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d’Italia.
  2. Se, dati i tempi ristretti, non sia comunque possibile organizzare i festeggiamenti che possano adeguatamente onorare la memoria e consolidare l’identità di Civitavecchia.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico
Marco Piendibene, Marco Di Gennaro, Marina De Angelis
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