La Sezione bersaglieri di Civitavecchia, Domenica 18 giugno, con una semplice cerimonia svolta davanti al busto del Fondatore del Corpo dei bersaglieri, Capitano nel Reggimento Guardie Alessandro La Marmora, posto sul viale Garibaldi, ha commemorato il 181° anniversario della costituzione della Specialità. Il 18 giugno 1836 è una data incisa per sempre nel bronzo e nel cuore di tutti i bersaglieri. Il busto del Fondatore è stato donato alla città dalla Sezione il 15 giugno 2008 per ricordare la permanenza quasi cinquantennale del 1° Reggimento bersaglieri nella Caserma D’Avanzo di Aurelia. Nella circostanza si è provveduto a sostituire la targa commemorativa, posta appunto nel 2008 in quanto era stata distrutta a seguito di un atto vandalico. Per brevità di trattazione, mi limito a rammentare che fu il Re Carlo Alberto a firmare il 18 giugno 1836 il Decreto per la costituzione di due compagnie bersaglieri ma che al momento si poteva dare vita solo ad una di esse. Motivo? E’ sempre lo stesso: mancavano i soldi. Sono passati 181 anni da quel 18 giugno 1836. Un lungo periodo che ha segnato le tappe fondamentali della nostra storia: dal Risorgimento, al Regno d’Italia, alla Repubblica, attraverso sacrifici durissimi e momenti di trascinante entusiasmo popolare che ha trovato nei fanti piumati l’espressione più genuina delle qualità essenziali del popolo italiano. Centottantuno anni durante i quali, in pace e in guerra, con eroismo intelligente, con prorompente slancio, con spontanea dedizione al “senso dello Stato”, con l’orgoglio delle fiamme cremisi, i bersaglieri sono stati e sono in mezzo a noi. Essi guardano al loro Fondatore, papà La Marmora, che ebbe vita breve ma intensa, ma il meglio di sé rimane. Rimane il Corpo dei bersaglieri al quale è legato per tutte le fibre dell’anima, per tutte le fortune della vita; rimangono i suoi bersaglieri che dal 1836 non hanno mai smesso di correre, invincibili, là dove la Patria li ha chiamati. Un fraterno augurio a tutti i bersaglieri e, permettetemi, di estenderlo a quanti, pur non avendo indossato il cappello piumato, sentono nel loro animo la filosofia di vita del bersagliere, una filosofia che è fatta di Amor di patria, Rispetto delle Istituzioni, Amore per la famiglia e, soprattutto, Generosità verso gli altri. Un ringraziamento va agli “Angeli” che hanno contribuito alla sistemazione dell’area dove si trova posizionato il busto di chi ha dato all’Italia il corpo dei Bersaglieri.