25 Aprile, le scelte del Sindaco hanno garantito una celebrazione unitaria
Le celebrazioni del 25 aprile, come tutte le altre, non potevano purtroppo quest’anno essere tenute come di consueto cioè alla presenza delle 12 associazioni combattentistiche e d’arma, tra cui l’Anpi, e della banda musicale. Su precisa disposizione del Prefetto di Roma Pantalone restava inteso che fossero “consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia che prevedano, oltre alla presenza dell’Autorità deponente, la partecipazione anche delle associazioni partigiane e combattentistiche”, con la raccomandazione esplicita di agevolare “forme di intese fra le stesse Associazioni anche per l’individuazione di un’unica rappresentanza”.
Ora, è avvenuto invece che al Comune, che è l’Autorità deponente, è invece pervenuta, peraltro a poche ore dall’evento e solo per conoscenza, una lettera in cui la locale Anpi comunicava al commissariato di Civitavecchia quando e come avrebbe deposto un suo omaggio floreale, dichiarando sì la sua disponibilità ad una partecipazione congiunta, ma “con le modalità sopraelencate”, cioè quelle autonomamente decise.
Alla luce di tutto ciò il Sindaco ha provveduto a tenere la cerimonia ufficiale di piazzale degli Eroi, seguita dalle deposizioni alla lapide a Giacomo Matteotti, al Parco Antonelli, alla targa commemorativa in via dei Martiri delle Fosse Ardeatine e all’edificio del Bagno Penale. Così facendo, come a questo punto del tutto evidente, ha anche e soprattutto preservato quello spirito unitario che caratterizza il 25 Aprile come festa di tutti gli italiani.