30 agosto ’43 e il vessillo mai catturato
“Il 30 agosto del 1943, un secondo bombardamento anglo-americano si riversava su Civitavecchia seminando terrore e distruzione tra i suoi abitanti. I danni arrecati alla città furono ancora una volta immani, nonostante la totale distruzione dell’infrastruttura già avvenuta il 14 maggio dello stesso anno, mentre tra la popolazione, a differenza del primo attacco, si registrarono meno vittime, non per una scelta dei Liberator USA ma semplicemente perché gran parte dei cittadini erano ormai sfollati, ai margini o lontani dalla città.
Tra le numerose foto scattante in seguito alla sciagura dei bombardamenti, due di queste emergono significativamente. Si tratta delle fotografie in cui appaiono la statua di San Francesco d’Assisi, situata nell’omonimo Largo e il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, situata nel Piazzale degli Eroi.
Le foto stupiscono per la quasi totale distruzione che circondano i due monumenti, miracolosamente rimasti integri, e per il loro grande valore simbolico che stanno a rappresentare.
La statua a San Francesco denominata “Poverello d’Assisi” risale a novembre del 1933 ed è opera dello scultore di Allumiere Giuseppe Cozzi, mentre il monumento ai Caduti della Grande Guerra è opera dello scultore Riva di Torino.
I due monumenti, che rappresentano l’eredità spirituale di Civitavecchia e il legame con le passate generazioni, proprio per il valore simbolico di cui si fanno portatori, nonché per la loro incolumità durante le 86 incursioni aeree, possono essere visti con fierezza come un vessillo mai catturato e che continua a sventolare, nonostante tutto, sulla città.
Un vessillo il cui significato e valore va tenuto però vivo e coltivato ogni giorno nonché trasmesso con cura alle generazioni a venire”.
Il Comitato 14 Maggio