“Il 19 settembre di 30 anni fa, moriva in mare, durante un allenamento Francesco Forno.
Domenica mattina alle 10,30 presso la chiesa di San Francesco di Paola (zona Uliveto) verrà celebrata una messa in suo ricordo.
Questo ricordo riporta alla luce il problema della riapertura della camera iperbarica realizzata dall’Associazione Volontari Francesco Forno e gestita dalla stessa fino al dicembre 2005, quando, a causa dell’ampliamento del nostro porto, fu smontata e rimontata pronta per essere riaperta ed utilizzata, sempre in ambito portuale, nel 2010.
Da tale data, tutti gli sforzi dell’Associazione, gli impegni ufficiali dei politici locali, la necessità della struttura per curare 15 terapie piuttosto importanti, il fatto che nel Lazio, su cinque strutture esistenti in quegli anni, sia rimasta funzionante solo una (quella presso il Policlinico Umberto I a Roma) non ha prodotto alcun risultato.
Anzi, dallo scorso anno l’Autorità Portuale sta tentando di disfarsene (avendo ufficialmente necessità dell’area nella quale è situata la struttura) facendola smontare e portare via, malgrado una richiesta di una associazione sportiva che si era impegnata a pagare 20.000,00 euro per averla e malgrado una gara pubblica (andata deserta) e diversi, solo formali, impegni delle amministrazioni conunali che si sono succedute dal 2010 ad oggi.
Qualche tempo fa, una “sordità improvvisa” di un tecnico che opera da anni a Civitavecchia, è stata curata e guarita, in una struttura iperbarica esistente a Massa Carrara, mentre dal 2005 le persone che hanno bisogno di essere curate devono sperare di trovare una disponibilità a Roma, quando Civitavecchia avrebbe potuto essere il centro iperbarico di eccellenza come è stato dal febbraio 1998 al dicembre 2005″.
Gianfranco Forno