SANTA MARINELLA – In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, venerdì 8 marzo alle ore 16:30 presso la Casina Trincia l’Assessorato alla Cultura del Comune di Santa Marinella presenta lo spettacolo “Libera, indipendente, bellissima…che mito la donna etrusca!”.
Si tratta di una serie di letture di brani liberamente tratti da diversi autori, ma collegati ad unico tema, che vuole evidenziare le peculiarità della donna vissuta tra il IX e il I sec a. C. in Etruria. L’evento rientra nella programmazione culturale primaverile della Biblioteca A. Capotosti ed è stato proposto e messo in scena dall’ Associazione Le Voci, attiva nella città da una decina di anni e che è già conosciuta per altre collaborazioni culturali.
“La Giornata Internazionale delle donne celebra le conquiste che hanno accompagnato l’emancipazione femminile e che, purtroppo ancora oggi, per molte sono un obiettivo da raggiungere. In questo particolare momento storico non posso non pensare a tutte le donne vittime senza colpa che vivono nelle zone di guerra. A loro un pensiero particolare e la speranza che questi conflitti inutili e disumani possano presto terminare. A loro e a tutte le donne che stanno soffrendo giunga un augurio speciale dall’Amministrazione Comunale”, ha dichiarato il sindaco Pietro Tidei.
“Abbiamo pensato di celebrare la Giornata delle donne, parlando di altre donne vissute migliaia di anni fa, ma che hanno lasciato il segno della loro presenza ed importanza nella società etrusca- ha affermato l’assessore Gino Vinaccia- Mentre la donna greca e la donna romana vivevano nell’ombra della casa, la donna etrusca godeva di privilegi assoluti come il prendere parte con gli uomini ai banchetti, assistere a danze, a concerti, a giochi atletici.
In Etruria le donne non solamente godevano di maggior libertà delle romane nella vita privata, ma svolgevano nella società civile una funzione preponderante. La donna etrusca esprime l’idea di una donna moderna, indipendente e libera”, ha spiegato l’assessore.
La lettura dei brani sarà accompagnata da musica.
“Le donne etrusche che incontreremo nei testi che leggeremo venerdì, nelle immagini o nei dipinti di una tomba, sono fili invisibili che illuminano o annodano la storia. Raccontare di loro è come raccontare la nostra storia e ricucire il senso del nostro stare al mondo”, ha affermato Carmen Minieri, presidentessa dell’Associazioni Le Voci.
In caso di maltempo, lo spettacolo si svolgerà presso la Biblioteca A. Capotosti, dove sarà a disposizione il programma culturale primaverile.