(segue dall’edizione precedente)

Nella dicotomia serial killer organizzato/disorganizzato, non mi è facile in questo caso, fare una corretta distinzione. In effetti, se da un lato si può certamente affermare che Vlad III era un criminale del genere organizzato, presentando come detto in apertura, eccellenti doti di astuzia, intelligenza, ma anche inevitabilmente, quale condottiero militare, quelle di un attento pianificatore, sapendo sapientemente premeditare ed organizzare a tal proposito le sue azioni ed i suoi interventi. Dall’altro lato, si può dire di lui, essere stato anche un serial killer disorganizzato, in quanto non occultava le tracce dei suoi delitti, bensì, lasciava le sue vittime ben in vista quale monito per gli altri potenziali nemici. Certo è, come ho affermato in più occasioni, che tale dicotomia, può essere applicata nei tempi recenti, in quanto un assassino seriale, deve in qualche modo contrastare, se non in taluni casi addirittura sfidare le  forze dell’ordine, per evitare di soccombere ad esse ed alla giustizia, ma in tali epoche, la giustizia era il nobile di turno, il regnante, lui stesso incarnava il popolo e la legge, e la legge per la sua persona, non aveva alcun valore e validità, non contava nulla, consentendogli di fare ciò che voleva rimanendo impunito. Quindi, quale sarebbe stato  lo scopo di nascondere le tracce dei suoi crimini?

Varie invece, sono le motivazioni alle quali si può ricondurre l’agire di Vlad III. Sicuramente appartenente al genere dei così detti “Missionari”, tanto che il suo modus operandi era finalizzato a ripulire il suo regno ed i vicini territori, da una determinata categoria di individui, quali erano i turchi, dimostrando una buona dose di fanatismo lasciando chiari messaggi ai suoi nemici, (le vittime impalate), al fine di rivendicare e motivare le proprie azioni.

Non manca di certo in Vlad, la parte “edonistica”, che consiste nell’ uccidere con lo scopo di trovare piacere, amando cacciare i suoi nemici, torturarli e violentarli, mosso per questo, anche da una buona dose di sadismo.

Il genere “Dominatori”, è parte anch’esso del nostro serial killer, che vede nelle sue azioni, uno degli scopi principali, quello di esercitare potere sulle proprie vittime, contribuendo così, al rafforzamento della propria stima di sé nel senso della propria forza fisica e morale e rimanere saldamente al governo del suo regno.

Non può poi mancare, la motivazione dovuta al guadagno, che vede come  anche nel caso in esame, l’agire del persecutore finalizzato ad ottenere dei vantaggi materiali, che consistono nelle ricchezze dei beni razziati alle popolazioni sconfitte o comunque sottomesse, che andavano notevolmente ad incrementare, le già imponenti proprietà del Principe Vlad III.

(FINE)

Dr. Remo Fontana

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