Prendendo spunto dalle numerose iniziative organizzate in città per l’8 marzo, condividiamo una nostra modesta riflessione con i lettori. Sicuramente Civitavecchia vive, da tempo, un problema di crescita culturale. Anche in questi giorni, durante il tardivo avvio della tanto decantata raccolta differenziata, si è visto chiaramente che coesistono due tipi di cittadini. Da una parte quelli che – probabilmente sono la maggioranza – provano ad essere ligi e corretti, aderendo alle piuttosto complicate regole di conferimento. Dall’altra quelli che fanno i furbi, continuando a buttare i propri rifiuti indifferenziati dovunque, nei cestini e persino abbandonandoli in terra. Da sempre Civitavecchia non è una città che brilli per cultura. Molti suoi abitanti hanno comportamenti quantomeno discutibili, ai limiti dell’inciviltà. Il tasso di scolarizzazione è piuttosto basso, ancora più basso il numero degli universitari e dei laureati. Però, nonostante questo scenario, c’è un fermento di associazioni culturali, di volontariato, di artisti , di musicisti, di compagnie teatrali, che provano a smentire quanto appena detto.
E’ da qui che bisogna ripartire per provare a far rialzare la testa alla nostra città. Il tessuto culturale ed artistico di Civitavecchia va valorizzato e il Comune deve sostenere le associazioni, le scuole di danza, di musica, di teatro, cercando spazi idonei e riqualificati per dar voce al loro talento.  Questo non è successo, durante i cinque anni di governo cinquestelle, anzi si è finito per mortificare e lasciare vuoto per gran parte dell’anno anche una struttura di eccellenza come la Cittadella della Musica, per tenere fede al pregiudizio ideologico di non nominare nessun professionista per gestirla. Ma, soprattutto, perché si è visto che questa amministrazione non aveva alcuna politica culturale ed ha vissuto ” di rendita ” sulle proposte spontanee ma disorganiche di questa o quell’altra associazione. Chi governerà Civitavecchia nei prossimi cinque anni, invece, dovrà ripartire proprio da queste risorse, mettendo al centro della sua attività di governo le loro energie, aiutandole a mettersi in rete ed a crescere . Perchè una città con più arte, più bellezza e più cultura è una città con più futuro.

Jenny Crisostomi PD
Alessio Gatti PD

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