Fare delle risorse faunistiche ed agricole del territorio un volano di sviluppo, nel pieno rispetto delle regole e della sostenibilità ambientale. Questo l’obiettivo che si pone il convegno “Valorizzazione dei prodotti dell’Etruria, salute pubblica, sinergia tra mondo venatorio ed agricolo”, che arricchirà domenica la 52^ edizione della Festa della Merca, in programma sabato e domenica alla Roccaccia.
I promotori del progetto, Fabrizio Federici e Enrico Panfilo, hanno presentato la loro iniziativa in una conferenza stampa ospitata dalla sede dell’Università Agraria di Tarquinia.
“La fauna selvatica è una risorsa sfruttata da millenni in Etruria – ha spiegato il dirigente veterinario Federici – ma oggi se ne parla spesso per i danni che produce, soprattutto alle coltivazioni. Un impiego regolamentato di questo patrimonio potrebbe invece finalmente creare una sinergia tra mondo agricolo e mondo venatorio, creando una filiera di prodotti di eccellenza”. L’idea di fondo è quella di attivare un centro raccolta, dove i cacciatori possano portare le loro prede per i controlli veterinari obbligatori, in modo da garantire il controllo della qualità delle carni e scongiurare rischi per la salute. Il tutto in un quadro che guardi al sostegno delle attività di selezione del Distretto venatorio di Tarquinia, in modo da arginare l’esplosione demografica degli ungulati. “Partendo dal centro raccolta inoltre – spiega Federici – si potrebbe avviare una filiera di qualità, come prodotti finiti di carne con prodotti agricoli del territorio, con evidenti risvolti economici ed occupazionali. Un modello già avviato in altre nazioni europee e regioni italiane, anche confinanti con la nostra. Tarquinia, con le sue attrazioni e con le ulteriori opportunità offerte dal suo territorio, da Civitavecchia a Viterbo, ha tutto da guadagnarci”.
Al convegno, in programma domenica 7 aprile dalle ore 10 presso il Padiglione Caccia di selezione dell’area fieristica che sarà attrezzata alla Roccaccia, parteciperanno i dirigenti veterinari di numerose istituzioni: dopo l’introduzione di Federici la parola passerà a Rita Marcianò della Regione Lazio, per gli accenni normativi sui centri raccolta i centri di lavorazione ed i laboratori per la trasformazione. A parlare della reale fattibilità di tali centri sul nostro territorio sarà il dottor Giuseppe Micarelli dell’Usl Viterbo, mentre il dottor Giuseppe Nicolini dell’Usl di Roma approfondirà il delicato tema della verifica delle carcasse, connesso al controllo di malattie infettive e zoonosi. Dalla Toscana, che rappresenta un possibile modello da seguire, la testimonianza della dottoressa Giorgia Romeo, funzionaria regionale che si occuperà di illustrare l’argomento: “Fauna selvatica ungulata: da problematica a risorsa. La filiera toscana delle carni”.