CIVITAVECCHIA, 14 maggio – I 5 stelle stanno per lasciare il Comune ma, proprio in questi giorni, stanno combinando i danni veri, che i cittadini si troveranno a pagare nei prossimi anni.
Si sono ben guardati, infatti, dal realizzare i proprio progetti 3, 4 o 5 anni fa, quando la gente avrebbe avuto il tempo di reagire e di cacciarli. Stanno concretizzando i loro sciagurati piani solo ora a poche ore dal voto, pensando che la gente non abbia il tempo per rendersi conto di quello che hanno combinato.
Lo sciagurato progetto di raccolta differenziata esteso a tutta la Città la notte tra il 20/21 maggio, dopo 1820 giorni di amministrazione, a 4 giorni dal voto… sarà il disastro gestionale ed economico più grande che la Città di Civitavecchia abbia mai subito.
Oggi, i 5 stelle, quelli che fecero la campagna elettorale per mantenere l’acqua pubblica, dopo aver già ceduto una parte del servizio alla ACEA (con assunzioni un po’ “singolari”), stanno definendo un accordo per completare il passaggio entro il primo giugno 2019, quando non ci saranno già più da una settimana.
Insomma per 5 anni non hanno avuto il coraggio di trasferire ad ACEA una parte del servizio e lo fanno un minuto prima di andarsene. Già questa condotta sarebbe scandalosa e qualifica gli attuali amministratori, illustrandoci pienamente perché non hanno nemmeno il coraggio di ripresentarsi agli elettori.
Se guardiamo, però, l’accordo sottoscritto, ci accorgiamo di essere dinnanzi alla più sciagurata delle operazioni condotta unicamente a danno dei civitavecchiesi.
Si consideri, infatti, che il passaggio del servizio idrico ad ACEA è disciplinato dalla Legge (Dlgs 152/2006). La Legge prevede che il servizio passi ad ACEA Ato2, trasferendo al nuovo gestore tutti i dipendenti con connessi crediti e debiti di questi ultimi (art. 2112 c.c.).
I 112 comuni della Provincia di Roma hanno tutti applicato la Legge. A Civitavecchia, invece, la CSP (per conto del Comune) ha fatto un accordo in deroga alla Legge, per danneggiare Civitavecchia.
Lo sciagurato liquidatore di HCS (quello che rideva al Consiglio comunale e che è già al centro della bufera per i 2 milioni di credito spariti nel nulla), ha letteralmente perseguitato una serie di dipendenti, prendendosi una serie di cause per centinaia di migliaia di euro.
ACEA se ne è accorta e ha capito che quelle cause la HCS (ora CSP) le perderà con risarcimenti danni ingenti da pagare.
Da qui l’empasse durata mesi. Fino ad oggi quando si fa un accordo in deroga alla Legge in cui CSP si tiene tutti i contenziosi e pagherà centinaia di migliaia di euro di danni ed ACEA si prende invece il servizio con tutti i ricavi.
I debiti, insomma, alla CSP ed al Comune di Civitavecchia i ricavi alla ACEA.
Questa è l’amministrazione a 5 stelle, che ha favorito tutti i privati possibili a danno dei cittadini di Civitavecchia, a cominciare da ENEL, fino alla SGR di Scaroni che gestirà il patrimonio comunale, per arrivare ad ACEA.
Insomma sciagurati ed inadeguati due volte. Prima hanno fatto i “bulli” con i dipendenti cagionando un contenzioso che costerà milioni di euro, poi quel contenzioso che doveva andare ad ACEA se lo sono tenuti per farlo pagare ai civitavecchiesi
Sia ben chiaro: questa roba qui non passa. Si vergognino solo ad averla pensata.
Sul versante interno, se mai dovesse attuarsi quest’accordo, la prima cosa che faremo è valutare una azione di responsabilità agli amministratori di CSP. Quei danni se li pagheranno loro.
Applichino la Legge e non la eludano con tutto danno dei cittadini. Se ACEA vuole i soldi dei civitavecchiesi, deve rispettare la Legge ed accollarsi, come previsto dal DLgs 152/2006, tutti i debiti che i loro amici a 5 stelle hanno determinato. Se non è così, sappia ACEA (come abbiamo già spiegato ad ENEL) che, tra qualche giorno, ci sarà una amministrazione che, al contrario di quanto avvenuto negli ultimi 5 anni, farà gli interessi dei cittadini.

Massimiliano Grasso, capogruppo La Svolta

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