Roma, 6 ago. – “Il progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore a Tarquinia è inaccettabile: va respinto senza esitazioni e mi auguro che tutto il territorio esprima un parere univoco in tal senso, come quello già anticipato dal sindaco Giulivi. Bene ha fatto il primo cittadino di Tarquinia a lanciare un appello per esprimere la contrarietà al progetto: tutte le forze politiche e i rappresentanti istituzionali del territorio sono chiamati ad agire fattivamente per impedire che si proceda seguendo una logica superata, figlia di un altro tempo, che fa male all’ambiente e ai cittadini e espressamente contraria al Piano Rifiuti approvato venerdì scorso dalla Giunta Regionale”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Pd). “Il problema dello smaltimento dei rifiuti va risolto in altro modo, seguendo cioè la logica del Piano rifiuti predisposto dalla Regione Lazio: non servono di certo impianti mostruosi per bruciare indifferenziato ma raccolta differenziata, riciclo e una chiusura del ciclo coerente con il principio di autosufficienza dei territori”, prosegue. “Per Tarquinia, invece, si parla di un unico impianto dalle dimensioni enormi, capace di bruciare oltre 480mila tonnellate di indifferenziato: perché tornare indietro, perché seguire una visione superata, basata sull’indifferenziato? Non ci sono ragioni in grado di giustificare questa retromarcia. Va invece seguito quanto previsto dal Piano rifiuti approvato venerdì: li c’è scritto chiaramente che il Lazio non necessita di altri termovalorizzatori e pertanto la questione è chiusa. Questo territorio ha già pagato un tributo ambientale enorme: un termovalorizzatore sarebbe il colpo di grazia. Sarebbe davvero troppo”, conclude Tidei.

Marietta Tidei

Un termovalorizzatore a Pian d’Organo

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