“Il 9 novembre 1989 dopo molte settimane di disordini pubblici, il governo comunista della Germania Est annunciò che sarebbero state permesse le visite a Berlino Ovest, subito dopo migliaia di cittadini dell’Est scesero in strada, si radunarono davanti al muro e cominciarono a scavalcarlo per raggiungere l’altra parte della città, quella libera e democratica dando l’incipit alla disgregazione dell’impero sovietico.
Un fatto che ha cambiato la storia e la politica non soltanto della Germania ma di tutto il mondo. Vennero meno le divisioni tra tra il blocco occidentale democratico e quello orientale totalitario, tra il comunismo e la liberaldemocrazia, ma fu anche la fine di una tragedia, di un incubo, dell’epoca della Guerra fredda e dell’idea di una società statalista, atea e negatrice dei diritti individuali.
Il parlamento italiano, con la legge n. 61 del 15 aprile 2005, ha dichiarato il 9 novembre “Giorno della libertà”, facendo coincidere la ricorrenza con la data di inizio dell’abbattimento del Muro di Berlino.
Se oggi viviamo in una società libera e liberale fondata sui valori cristiani lo dobbiamo anche a quegli avvenimenti.
Per questo, ogni tanto, con la memoria, ci conviene tornare agli anni cupi, grigi e tristi della Berlino comunista. Quello di cui disponiamo oggi acquisterà più valore”.
Questo quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook Ernesto Tedesco, Sindaco di Civitavecchia.