Si è tenuto nel pomeriggio di oggi (5 marzo 2020) l’incontro nella sede del circolo “Giorgio Almirante” di Fratelli d’Italia di Civitavecchia. Tema dell’incontro “La violenza in politica”, con particolare riferimento alla militanza giovanile ai giorno nostri. Dopo l’introduzione del presidente del circolo Paolo Iarlori e della capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Simona Galizia, ha preso la parola il relatore, il giovane Giammarco Sestili. «Da meno di un anno mi sono trasferito da Civitavecchia a Torino per frequentare l’Università – spiega Giammarco, militante del FUAN -Azione Universitaria –

Qui ho conosciuto i ragazzi del FUAN, l’associazione universitaria vicina a Fratelli d’Italia, e ho deciso di unirmi a loro. Il 13 febbraio, a 3 giorni di distanza dal Giorno del Ricordo, in Università era prevista una conferenza sulle foibe, ma organizzata da gruppi di estrema sinistra con chiaro intento giustificazionista. Come ragazzi di destra non potevamo accettare che una conferenza di questo tipo potesse passare inosservata, a maggior ragione se all’interno delle strutture pubbliche dell’Università. Così abbiamo organizzato un volantinaggio per informare gli studenti di quanto si stava svolgendo all’interno del Campus Einaudi (la sede di scienze politiche e giurisprudenza di UniTo). Da qui il delirio: un centinaio di esponenti dei centri sociali si sono radunati per impedire il nostro volantinaggio con la forza, costringendo anche le forze dell’ordine ad intervenire. La follia non si è però fermata qui, e dopo che avevamo lasciato l’università questi delinquenti hanno ferito alcuni agenti e danneggiato l’aula intitolata a Paolo Borsellino assegnata regolarmente al FUAN. Il FUAN infatti è un’associazione riconosciuta dall’Università di Torino, che ne conosce iscritti ed all’interno dei suoi organi di rappresentanza ha diversi nostri eletti visto che ad ogni tornata ci presentiamo alle elezioni universitarie. L’unica risposta del Rettore a soprusi e violenze di questi soggetti, che poco hanno a che fare con l’Università ma che da anni la tengono in scacco, dopo averne occupato abusivamente un’aula, è stata quella di proporre una “dichiarazione di antifascismo” per tutti coloro che vogliono svolgere attività di rappresentanza ad Unito. Tutto questo è surreale e ci riporta agli anni ’70, quando tanti ragazzi come noi hanno addirittura perso la vita per difendere le nostre idee. Noi ora attendiamo una risposta dal Rettore affinché si torni presto ad una situazione di legalità in Università e nel frattempo continueremo con le nostre attività di rappresentanza e i nostri volantinaggi perché non ci piegheremo mai di fronte ai prepotenti».

Civitavecchia, 5 marzo 2020

IL COORDINAMENTO DEL CIRCOLO TERRITORIALE DI CIVITAVECCHIA “GIORGIO ALMIRANTE” DI FRATELLI D’ITALIA

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