Resta incerto l’avvio della stagione.

L’ipotesi, circolata nei giorni scorsi, di box in plexiglass sulle spiagge, è assurda e non ha nessun genere di fondatezza. Federbalneari Lazio non ha dubbi sull’impraticabilità del progetto proposto da un’azienda modenese che inizialmente ha generato incredulità e spavento tra gli imprenditori balneari ma preferisce puntare su sistemi di prenotazioni online per provare a salvare una stagione balneare il cui avvio rimane comunque incerto.

Abbiamo ricevuto tantissime telefonate da parte dei nostri associati che chiedevano chiarimenti su quella che è stata fatta passare come soluzione per salvare la stagione balneare mentre, invece, è la proposta – seppur scenografica e di effetto – di un’azienda. In un momento così drammatico per il settore turistico balneare, con un comparto praticamente sull’orlo dell’abisso, c’è chi non trova di meglio che proporre ipotesi incredibili”, dichiara Marco Maurelli, coordinatore Federbalneari Lazio. “Pensiamo piuttosto ad un sistema di prenotazioni online che ci consenta di salvare il salvabile di questa stagione balneare. In proposito stiamo lavorando con i nostri associati per capire l’eventuale praticabilità di una proposta di questo genere e i relativi costi”

Federbalneari stima moltissime cancellazioni o mancate prenotazioni in tutte le località con un inevitabile collasso della filiera della “vacanza del mare” e, per questo, continua a guardare con fiducia all’azione della Regione con cui sta portando avanti in questi giorni un dialogo serrato, proprio per far fronte ad una situazione catastrofica.

E’ già sotto gli occhi di tutti – spiega Maurelli – come il comparto del turismo balneare abbia subito un pesante passivo in termini di prenotazioni che si rifletteranno negativamente ed inevitabilmente sull’economia del turismo e su tutto il suo indotto. Parliamo di un numero di persone coinvolte, tra lavoratori dipendenti e stagionali, che si aggira intorno alle migliaia di unità. Senza considerare quella che sarà la reazione dell’utente alle nuove modalità di fruizione della vacanza al mare”.

Per Federbalneari, quindi, l’ordinanza firmata ieri dalla Regione Lazio con sui si autorizza l’accesso agli stabilimenti per i lavori di manutenzione e pulizia è un passaggio fondamentale per consentire agli imprenditori di iniziare a lavorare, ma è necessario che si faccia al più presto chiarezza  sulle misure di tutela della salute anti covid 19 da attuare in spiaggia per l’avvio ed il salvataggio della stagione che, però, non dovrà avvenire a qualsiasi costo anche in virtù della richiesta formalizzata da Federbalneari al Governo, di far attuare la scadenza al 2033 delle concessioni demaniali.

“Al momento la situazione è ancora troppo incerta per fare previsioni, fino ad oggi siamo stati totalmente fermi – dichiara Marco Marzi, titolare dello stabilimento balneare La Pineta di Tarquinia Lido – è come se ci trovassimo a Novembre con i lidi chiusi e tutte le attività di manutenzione ancora da iniziare. Abbiamo bisogno di certezze, soprattutto per quanto riguarda le prescrizioni di contenimento che dovranno essere rispettate, prima di decidere se sia il caso di riaprire o “saltare un turno”. Il mio dispiacere va soprattutto per i miei dipendenti che, in caso negativo, si troverebbero senza lavoro: un’ulteriore dramma in un momento già drammatico”.

Civonline

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