I titolari di Factory pub, MaMa, Glamour e King Edward pub raccontano le difficoltà e le speranze della categoria. La data fissata sembra essere il 18 maggio ma caleranno gli incassi e sale l’incertezza.
CIVITAVECCHIA – Mentre si parla dell’ok, anche se manca la formalità da parte del Governo, alla riapertura di bar e ristoranti per il 18 maggio molti esercizi cittadini scaldano i motori ma c’è preoccuopazione. Il periodo di lockdown ha messo a dura prova tutti e molto spesso le consegne a domicilio o l’asporto non sono stati sufficienti a frenare le perdite. «Stiamo procedendo – spiega Simone D’Alessandri, titolare del Factory pub – con pulizia e sanificazione adeguata alle norme del decreto per, intanto, ripartire con i servizi asporto e domicilio, in attesa di nuove disposizioni per accessibilità al pubblico». Certo, eventuali distanziamenti creeranno difficoltà economiche a causa dei minori coperti. «Sicuramente la ripresa sarà difficile per molti di noi – ha detto Maurizio Mauro del MaMa – e non so in quanti avranno la forza di ripartire. Ci saranno meno coperti e il lavoro calerà». Dello stesso avviso Fabio Arciprete del Glamour café che aggiunge: «Ho fatto tutte le domande possibili per finanziamenti e quant’altro e ad oggi non ho ricevuto nemmeno una risposta. Quindi riapriremo tutti in una condizione debitoria e con una mole di lavoro che nessuno conosce ancora». Anche i titolari del King Edward pub sono preoccupati perché al momento l’incasso di una settimana di asporto «equivale a quello di una serata precedente all’emergenza».