Abbiamo letto con attenzione il grido di dolore degli amanti della pesca sportiva ed in generale del mare circa la chiusura dello scivolo alla Frasca, utilizzato dagli anni ’60 per mettere in mare gratuitamente le piccole imbarcazioni di generazioni di civitavecchiesi.
Capiamo le autorità in quanto lo scivolo è abusivo e non si può difendere l’abusivismo, ma non possiamo neanche lasciare inascoltati tanti appassionati che improvvisamente si trovano privati dell’unica discesa a mare gratuita presente sul territorio di Civitavecchia.
Questi concittadini si sono dimostrati responsabili e pro-attivi e ci risulta che abbiano presentato, a loro spese, un progetto per la messa a norma del suddetto scivolo, caduto ben presto nel dimenticatoio e probabilmente finito in un cassetto fra Comune e Adsp.
Vista l’attuale assenza di un delegato ai rapporti con l’Adsp chiediamo al sindaco Tedesco di ascoltare quella parte di popolazione che non fa altro che chiedere un proprio diritto: avere un posto, gratuito, in sicurezza ed autorizzato, per poter mettere le loro piccole imbarcazioni in mare.
L’attuale amministrazione si auto elogia dicendo di parlare con tutti e di ascoltare i nostri concittadini: questo però avviene solo quando le cose vanno bene.
Quando c’è aria di contestazione nella migliore delle ipotesi si lanciano in promesse a vuoto, a cui poi non seguono atti concreti (come già avvenuto con gli skater e con quanti protestavano contro l’estensione dell’itticoltura), nella peggiore delle ipotesi semplicemente si rinchiudono in un silenzio assordante.
L’avvocato Tedesco, se davvero è il Sindaco di tutti, ascolti le ragioni dei suoi concittadini e faccia il possibile per porre in essere una soluzione a questo problema: si faccia portavoce presso le istituzioni competenti di un dialogo fra cittadini ed autorità e risolva il problema. Se alla Frasca non sarà possibile, siamo certi che gli appassionati apprezzeranno una discesa gratuita a mare in qualunque altra area della nostra costa, purché ci sia.
Gruppo consiliare M5S