La Regione Lazio ha diffuso le nuove linee guida anche sui centri estivi diurni. Oltre a invitare alla più capillare informazione dell’utenza e dei loro familiari su misure di prevenzione da adottare e regole da rispettare per contrastare la diffusione del virus, si specifica che entro 3 giorni dall’avvio dell’attività, l’ente gestore è tenuto ad inviare comunicazione al Comune/Municipio e all’Asl di riferimento, informando dell’apertura delle attività: non è prevista approvazione della proposta organizzativa dei centri da parte delle Aziende Sanitarie Locali, né certificazioni dello stato di salute da parte del Pediatra per l’ammissione al centro.

Si raccomanda di garantire una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori e prevedere per l’accesso alla struttura una organizzazione anche su turni che eviti assembramenti. La rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori/accompagnatori dovrà essere quotidiana ed in caso di temperatura superiore a 37.5 °C il soggetto dovrà essere allontanato. Anche in caso di febbre del genitore/accompagnatore il minore non potrà accedere al servizio. È preferibile che gli accompagnatori abbiano un’età inferiore a 60 anni, a tutela della loro salute. Andrà mantenuto un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 30 giorni (secondo la normativa privacy).

Riguardo la frequentazione, si raccomanda un rapporto tra personale e minori di 1:5 per bambini da 0 a 5 anni; di 1:7 per bambini da 6 a 11 anni; di 1:10 per ragazzi da 12 a 17 anni. La composizione dei gruppi di bambini e ragazzi deve essere il più possibile stabile nel tempo e dovranno essere evitate attività di intersezione tra gruppi diversi, mantenendo, inoltre, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori. Vanno privilegiate attività che possano ridurre contatti prolungati, in particolare in ambienti chiusi, e favorire sempre, ove possibile, quelle all’aperto. ▪ Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

Raccomandato il frequente lavaggio delle mani, soprattutto in concomitanza col cambio di attività, dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima dell’eventuale consumo di pasti, prestando particolare attenzione alla non condivisione dell’utilizzo di posate e bicchieri. La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata sempre da tutto il personale, mentre per i bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età quando non è possibile rispettare il distanziamento fisico di almeno 1 metro. Vanno messi a disposizione idonei dispenser di prodotti igienizzanti per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita. I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio, e va favorito il ricambio d’aria negli ambienti interni.

Commenta l’Assessore ai Servizi sociali, Alessandra Riccetti. “Rimando utenti ed operatori ad un’attenta lettura delle linee guida regionali così come diffuse. È chiaro che tali linee si stanno modificando nel tempo, ma lo scrupoloso rispetto di esse rappresenta la migliore garanzia per il contenimento del virus, e non soltanto del Covid-19, in particolare in ambienti delicati come quelli che ospitano i nostri bambini e ragazzi”.

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