L’uscita del sindaco Tedesco sul palaGalli ci rattrista ma purtroppo non stupisce.
Partiamo dall’indecoroso balletto che vede protagonista lo stadio del nuoto. Nei giorni scorsi sembrava che la SNC avesse “restituito le chiavi” dell’impianto al Comune nonostante quest’ultimo avesse messo a bilancio fondi per dei lavori strutturali improrogabili al PalaGalli. Poco importa che, dopo queste dichiarazioni sulla pericolosità dello stato della struttura, si siano tenute manifestazioni con pubblico proprio dentro il pala Galli e senza che si avesse traccia dei suddetti lavori. Forse questi dichiarati lavori non servivano? Forse la SNC non ha mai ridato l’impianto al Comune? E quindi i soldi messi a bilancio che fine hanno fatto? Appena avremo tra le mani tutti i documenti richiesti sarà nostra priorità dare tutte le spiegazioni che avrebbe dovuto dare l’amministrazione Grasso-Tedesco.
Ma la cosa che ci lascia parecchio basiti è il voler rimarcare, sebbene non disdegnando quanto fatto per l’università, che la passata amministrazione avesse lasciato attivo il contributo all’Università di Civitavecchia e non avesse chiesto ad Enel soldi per lo sport locale.
Questa perplessità, esposta dal primo cittadino durante una discussione tenutasi a palazzo del Pincio, tradisce la forma mentis della solita politica sempre pronta all’elemosina con Enel.
Se una qualsiasi società sportiva civitavecchiese vuole chiedere una sponsorizzazione ad Enel può farlo tranquillamente. Quello che non può essere tollerato è che si agisca come qualche anno fa: il comune chiede soldi ad enel per lo sport e li distribuisce alle società in maniera arbitraria.
Il contributo all’università, invece, è versato direttamente da Enel all’Università dietro richiesta del Sindaco e sulla base di un accordo che risale al 2008.
L’università non è un vezzo intellettualoide. È un mezzo per creare una comunità più coesa attorno a principi fondamentali quali l’istruzione e la conoscenza. La nostra Università eroga, prima in Italia, i corsi di Economia Circolare. La nostra Università, quindi, ha bisogno di essere sostenuta, fortificata e di essere al centro delle politiche dell’assessorato alla Pubblica Istruzione.
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