Alla speculazione edilizia di Unicoop Toscana sui terreni adiacenti all’ospedale san Paolo occorre opporre un netto no. I cittadini ricorderanno che non è la prima volta che questo piano viene sventato ma l’università Agraria, che aveva espresso contrarietà nei vari gradi di giudizio, adesso ha cambiato parere e vuole svendere con un accordo di transizione (già arrivato all’attenzione del magistrato degli usi civici) sei ettari di terreno della collettività civitavecchiese a soli 75 mila euro.

Già oggetto di un simile tentativo negli anni, la società Unicoop Toscana è tornata a presentare domanda di legittimazione su quei terreni nel 2012. La Regione Lazio rigettò tale richiesta su terreni, classificati demanio collettivo, tenendo anche conto delle osservazioni presentati da alcuni cittadini e associazioni locali. Ne scaturiva un ricorso al Tar del Lazio nel 2014, che veniva però respinto dal tribunale amministrativo, e un successivo appello al Consiglio di Stato che è ancora pendente. Inaspettatamente lo scorso marzo è stato proposto al Commissario agli Usi civici un atto di conciliazione con l’Università Agraria, con l’impegno di versare la somma di 75mila euro a favore della collettività a titolo di indennizzo più altri impegni tra cui un parco pubblico. Ora, ci corre l’obbligo di ricordare innanzitutto che nel 2013 la stessa società aveva offerto oltre 217mila euro, ma soprattutto di chiarire quale è l’impatto di ciò che la Unicoop vorrebbe costruire: un piano Integrato (PZ5, presentato nel 2014) per la costruzione di edifici residenziali e commerciali per una volumetria totale di oltre 50mila metri cubi tra appartamenti e supermercato. Inoltre è necessario tenere a mente che la Procura della Repubblica di Civitavecchia nell’estate del 2015 aveva aperto un’indagine per capire cosa stava succedendo su quei terreni, gravati da vincoli archeologici, paesaggistici e non edificandi.

La Unicoop propone la cessione dei diritti edificatori all’Agraria. Non risulta al Comune allo stato attuale che la società sia proprietaria di diritti edificatori, inoltre dà per certo, in modo arbitrario, la riattivazione del PZ5 che al momento non risulta sia all’attenzione né della Giunta né del Consiglio Comunale. A nostro avviso ciò non corrisponde invece all’interesse dei cittadini: chiediamo che l’area sia destinata a verde pubblico attrezzato data l’intensità abitativa e per la vicinanza del ospedale San Paolo.  Anzi con l’occasione si propone la realizzazione di un parcheggio sul lato destro di viale Europa salendo verso l’ospedale con la progettazione  di volumetrie per l espletamento di servizi socio-sanitari in accordo con la Asl Roma 4.

D’altronde, è quanto meno doveroso ricordare che proprio quei terreni sono gravati da diversi vincoli, come si evince dal certificato di destinazione urbanistica, e pare strano che chi vorrebbe “difendere” i cittadini brandendo gli usi civici in altre zone qui si accontenti di transazioni a fari spenti. Per questo sono convinto, e me ne farò promotore, che il sindaco porrà la massima attenzione sua e dei suoi assessori a formulare una risposta chiara ed inequivocabile circa la volontà dell’Amministrazione a destinare la citata area a parco pubblico attrezzato e parcheggio a servizio dello stesso ospedale.

Il Gruppo Misto

Pasquale Marino, Giancarlo Frascarelli, Daniele Perello

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