L’assessore Di Paolo, prossima alle dimissioni ‘volontarie’ preannunciate dal sindaco, analogamente a quanto accaduto alla collega Pescatori, poteva lasciarci con un sussulto di dignità e magari pure con il dubbio che avrebbe fatto qualcosa di buono. E invece no: ci aspettiamo sempre troppo.

È di ieri, infatti, la notizia relativa alla scelta di abolire la tassa di ingresso, nata, ricordiamolo, non da un’idea del m5s bensì del commissario straordinario Santoriello e portata avanti dalla precedente Amministrazione, seppure con alcune modifiche:è stata infatti introdotta, a seguito di un confronto con i vettori, una riduzione tariffaria del 50 % ed è stata prevista, in un secondo momento, l’installazione di telecamere per il controllo delle targhe ai varchi. È stato inoltre predisposto l’utilizzo di un software che avrebbe messo sia la Polizia locale che l’ufficio tributi in condizione di avere la situazione ingressi sotto controllo.

Ci preme, dunque, che l’assessore Di Paolo prenda atto delle seguenti considerazioni:

1) la tassa di ingresso non grava sui vettori, i quali la “riversano” sul tour

operator che affida loro il servizio e che, a propria volta, lo pone a carico

di chi compera le escursioni, quindi i croceristi, i quali difficilmente

rinunceranno all’occasione di visitare la città eterna durante la loro vacanza,

a fronte di un costo che si configura pur sempre come di minima entità. Già

questo consente pertanto di escludere, come prima cosa, che l’abolizione della

tassa di ingresso possa dirsi a favore dei vettori o tantomeno dell’utente

finale;

2) non sarà certo l’eliminazione della tassa di ingresso a far ripartire il mercato del turismo, obiettivo che rimarrà non conseguibile fin quando non ripartiranno le crociere e quindi anche i voli internazionali;

3) da ultimo, ma non per importanza, vi è la considerazione che tali mezzi di trasporto hanno notevole incidenza nell’usura della rete stradale e nell’aumento dell’inquinamento che già affligge pesantemente la nostra città, senza che tutto ciò possa dirsi almeno compensato da un rilevante incremento turistico, dato che la maggioranza dei turisti si limita ad acquistare escursioni nella Capitale.

Dunque non vi sono ragioni che giustifichino il mancato introito di questo importante tributo, che dovrà in ogni caso essere coperto da altre entrate della stessa natura. A tal proposito ci chiediamo: a quale categoria toccherà pagare al posto dei vettori?

Gli attivisti del m5s Civitavecchia

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