Nelle settimane scorse, un intervento in forma di lettera e’ giunto alla email di redazione. Lo abbiamo pubblicato, considerandolo un contributo al dibattito in città , peraltro in un momento particolare come quello del pieno del lockdown per la pandemia da Covid.
Ad un più attento esame, ci siamo accorti che eravamo davanti ad un contributo che andava decisamente oltre il segno, denotando un livello di acrimonia che non può rientrare nella nostra filosofia di dare spazio a chiunque voglia contribuire al dibattito. Purtroppo alcune sgrammaticature, passaggi oscuri della sintassi e soprattutto il mancato utilizzo delle maiuscole, avevano tratto inizialmente in inganno chi ha materialmente messo on line la lettera. Ha giocato purtroppo un ruolo anche il dover lavorare senza poter stampare il materiale. Abbiamo perciò e comunque immediatamente eliminato la lettera dal nostro archivio. Non a caso, quella lettera non ha trovato spazio in alcun numero del settimanale edito dalla nostra testata giornalistica.
La direttrice B.Fruch ha inoltre contattato telefonicamente la persona che si e’ sentita colpita da quell’articolo, al punto da rivolgersi al comando dei carabinieri per una denuncia nei confronti del comitato firmatario dell’intervento. Nell’occasione la direttrice ha porto le scuse sue personali e della testata giornalistica che dirige, offrendo comunque la disponibilità per repliche o precisazioni. Repliche o precisazioni che al momento non abbiamo ancora ricevuto.