Ancora una volta ci troviamo a dover difendere la nostra comunità da proposte che, se realizzate, comporterebbero una ulteriore compromissione dal punto di vista ambientale, dal punto di vista del consumo di superficie (terra o mare che sia) e da ultimo, ma non meno importante, la compromissione di opzioni di sviluppo a medio e lungo periodo che sarebbero incompatibili con altre vocazioni più consone alle condizioni naturali, climatiche e geografiche di cui gode la nostra Città.
Il dazio ambientale che il nostro territorio paga è segnato da insediamenti progressivi per scelte fatte dal dopoguerra ad oggi. Se è possibile comprendere le scelte fatte al tempo di una problematica ricostruzione, che sono coincise con l’assenza di sensibilità per l’ecosistema, è più difficile assolvere chi, più recentemente, ha consentito il colpo ferale di una centrale a carbone tra le più grandi del Paese.
E ancora oggi dobbiamo ciclicamente far fronte a proposte che talvolta vengono scongiurate e altre che continuano invece a volteggiare pericolosamente sulla nostra testa: l’inceneritore proposto da A2A, la discarica allo Spizzicatore, lo stoccaggio di sostanze tossiche presso il Centro Chimico, l’impianto di pescicoltura in mare, i nuovi turbogas a TV Nord e, proprio in questi giorni, la proposta di un gigantesco impianto a biometano in zona industriale e di un nuovo gruppo a ciclo combinato a TV Sud… e forse abbiamo dimenticato qualcosa.
Non è possibile che in questo nostro martoriato territorio si possa poter fare tutto senza la possibilità di pianificare una strategia, anche di lungo termine, che ci consenta una fuoriuscita graduale dalla vocazione energetica e industriale e da tutto ciò che consuma quel pochissimo ambiente naturale che ci rimane.
La via che dobbiamo seguire è un’altra e passa per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio territoriale e naturalistico, quello storico e culturale, la logistica, il turismo complementare alla Capitale con il rilancio delle terme. Queste sfide richiedono unità di intenti e posizioni ferme e tempestive e per questo motivo chiederemo un Consiglio Comunale sull’argomento. Si deve fare per tracciare una nuova strada per i nostri figli, lo dobbiamo a chi non c’è più.
Civitavecchia 12 novembre ’20
Il gruppo consiliare del Partito Democratico
Il gruppo consiliare di Onda Popolare
Il gruppo consiliare della Lista Tarantino
La Segreteria del Partito Democratico