Il comunicato dell’Associazione Caponnetto, che ringraziamo per essere sempre attenta al nostro territorio, ci ha fatto letteralmente saltare sulla sedia, riportando alla memoria squallide vicende dai possibili risvolti criminali.
Ricordiamo che all’inizio della nostra amministrazione concordammo con Arsial la cessione a titolo gratuito al comune della Frasca per poterla gestire al meglio, difenderla ed evitare che soggetti privati tentassero speculazioni, ma quando nel 2016 sempre con lo stesso fine pubblico abbiamo avviato la causa per annullare la compravendita del campeggio l’interlocuzione con Arsial si fermò.
Il campeggio che oggi si vorrebbe vendere alla modica cifra di 5,6 milioni, quando la causa del comune è ancora in corso, era stato acquistato a marzo 2014 ad appena 780mila euro.
A prescindere dal fatto che ARSIAL non può vendere un bene demaniale ad un privato (e per di più ad un prezzo “di favore”), ci auguriamo che a saltare dalla sedia sia stato anche il sindaco Tedesco, anche se ancora non abbiamo sentito dalla sua maggioranza una forte condanna a questa vile vendita ed una conferma di ferma volontà di mettere in atto ogni azione possibile per mantenere giustamente pubblico il bene demaniale e monumento naturale della Frasca. Attendiamo risposte come sempre e vigileremo sulle azioni o sulle mancate azioni del comune su questa vicenda.
Gruppo consiliare M5S 
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