Il Partito Democratico è tra i convinti sostenitori del documento unitario che rappresenta un passo in avanti per le iniziative tese a impedire la realizzazione di nuovi impianti energetici a turbogas nelle aree di Torrevaldaliga nord e Torrevaldaliga sud.
A questo documento hanno dato adesione le principali forze istituzionali, politiche, sindacali e sociali e dell’associazionismo presenti nella nostra città e nei territori limitrofi e siamo convinti che questa coesione che esprime la volontà delle popolazioni non resterà inascoltata dalle istituzioni preposte alle decisioni.
Riteniamo che ciò corrisponda al volere della totalità delle popolazioni interessate che sono stanche di essere considerate terreno di conquista e di avere da oltre settant’anni sul territorio una presenza che di fatto ha ostacolato ed ostacola altre opportunità e compromette le possibilità di uno sviluppo più aderente alle caratteristiche e alle vocazioni di queste aree.
Bisogna costruire una alternativa alla monocultura energetica. E bisogna farlo nel rispetto dell’ambiente e delle naturali vocazioni del territorio: Il mare e la costa, il porto, le risorse termali, l’inestimabile patrimonio naturalistico dei monti della Tolfa, le straordinarie ricchezze archeologiche di Cerveteri e di Tarquinia, i beni monumentali. Tutto ciò può consentire progettualità capaci di esaltare le ricchezze naturali e di farne fonte di occupazione, sviluppo e riqualificazione.
Un nuovo modello di sviluppo si impone, anche in coerenza con ciò che va ormai maturando a livello nazionale ed europeo.
In questo contesto l’Enel dopo 70 anni può riqualificare e rivalutare la sua presenza investendo nel campo della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione e restituendo alla città e al porto grande parte delle aree occupate in questi anni.
Si affacciano anche interessanti opportunità sul piano della logistica con finanziamenti significativi per progetti mirati allo sviluppo delle energie rinnovabili, decentrando la produzione in aree significative. A tale proposito sembrano interessanti e degne di studio ed attenzione le proposte avanzate per l’area portuale.
Si può così dare impulso a un modo nuovo di intervenire sul territorio, senza fattori inquinanti e nocivi per la salute e senza i pesanti condizionamenti territoriali che abbiamo conosciuto e subìto in questi anni.
La città ha dato un tributo importante alla produzione energetica nazionale dal dopoguerra ad oggi. Ha avuto decine e decine di ettari del suo territorio compromessi, ha visto crescere l’insalubrità dell’aria e le malattie polmonari
Ora bisogna cambiare strada.
Il no alla centrali a metano che si vorrebbero costruire dovrà anche essere l’avvio di una seria riflessione su di noi e sulla costruzione di un diverso modello di sviluppo, senza schemi mentali rigidi e pregiudizi, ma con la disponibilità a misurarsi su idee e progetti che possano assicurare un diverso e migliore futuro.
PD CIVITAVECCHIA 
GRUPPO CONSILIARE PD
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