Dopo oltre due anni di letargo ad aprile 2021 la Città Metropolitana ha convocato il Tavolo-Amministrativo per la disciplina del bacino di traffico comprensoriale al fine di aggiornare i lavori di condivisione e definizione del percorso avviato; il Comune di Civitavecchia ha aderito all’invito, evidenziando fin da subito la sussistenza di forti criticità relativamente ad una serie di condizioni che rendevano auspicabile il coinvolgimento della categoria interessata, in particolare:
  • per l’organizzazione e la razionalizzazione dei servizi, con la ridefinizione nelle aree portuali e a Largo della Pace, da dedicare a taxi, NCC, ape-calesse e navette, con il coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia e di RCT – Roma Cruise Terminal Srl, concessionario privato delle banchine dedicate al traffico crocieristico;
  • per eliminare disparità di trattamento tra i taxi di Roma Capitale ed i Taxi degli altri Comuni coinvolti;
  • per stabilire i criteri di turnazione;
  • per creare un sistema efficace di accodamento e soprattutto garantire il controllo ed il rispetto del criterio della priorità di carico, al fine di tutelare gli operatori del territorio;
  • per valutare la possibilità di adottare una tariffa unica anche per le tratte non predeterminate.

Oggi è evidente il tentativo di addossare ai Comuni di Civitavecchia e Fiumicino la responsabilità del mancato accordo. In realtà il Tavolo aperto nel 2017 era stato attivo fino al 2019, non si capisce dunque per quale motivo, a due anni di distanza, si debba procedere a concludere i lavori in maniera convulsa: in ogni caso, dal confronto con gli operatori locali e con le sigle sindacali di taxi ed NCC, è emerso che le problematiche connesse alla sottoscrizione dell’intesa  sono tutt’altro che superabili in breve tempo, manifestando aperto dissenso alla firma del Protocollo nella forma attuale e denunciando che la firma sarebbe comunque illegittima, in quanto, a norma della L.R. n. 58/1993 e della L.R. n. 13/2018, i termini per la regolamentazione del bacino comprensoriale sono scaduti.

L’Assessore ai Trasporti Emanuela Di Paolo: “L’adozione di tariffe predeterminate, tra l’altro approvate dall’ART-Autorità di Regolazione dei Trasporti nel 2017, garantisce l’utenza, è assolutamente auspicabile e la discussione sull’organizzazione e l’armonizzazione del sistema del bacino comprensoriale non è più rinviabile, nel contempo è però imprescindibile trattare con il dovuto riguardo ed in tempi ragionevoli, senza ingiustificata impazienza, le singole criticità manifestate dagli Enti Locali e dagli operatori del settore; si deve procedere con responsabilità, non per mere esigenze politiche, tutelare da un lato coloro che, lavorando costantemente e faticosamente sulle strade delle nostre Città, garantiscono ogni giorno un servizio pubblico essenziale, dall’altro gli utenti”.

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