Si è tenuta questa mattina nelle acque antistanti il litorale di Santa Marinella (RM) una esercitazione complessa di soccorso in mare coordinata dalla Direzione Marittima di Civitavecchia, alla quale ha preso parte un articolato dispositivo aeronavale composto da 3 motovedette dei comandi della Guardia Costiera del Lazio e un elicottero AW139 NEMO11 della Base aerea della Guardia costiera di Pescara .

All’esercitazione, che ha simulato il capovolgimento di un’imbarcazione con tre persone a bordo a causa di un’onda anomala, ha preso parte anche una unità cinofila del SICS (Scuola Italiana Cani Salvataggio) – Sez. Tirreno e personale del Nucleo Sommozzatori della Protezione Civile di Santa Marinella, oltreché personale sanitario della Misericordia.

L’attività esercitativa ha simulato – in condizioni reali – il soccorso ai tre naufraghi, condotto rispettivamente da una motovedetta, dall’unità cinofila e, in ultimo, dal velivolo Nemo della Guardia Costiera, con un proprio aerosoccorritore in grado di intervenire anche in presenza di condizioni estreme; in particolare, il velivolo ha dapprima recuperato con il verricello il naufrago, trasbordandolo successivamente su una unità della Guardia Costiera coinvolta anch’essa nell’esercitazione.

A dare ulteriore carico emotivo e di significato alla complessa prova operativa, che ha voluto testare la “macchina dei soccorsi” alle porte della stagione estiva, il fatto che la stessa si sia svolta davanti agli occhi incuriositi di una platea speciale, composta dai piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Santa Marinella.

L’esercitazione, infatti, ha inteso rappresentare un invito alla consapevolezza e alla responsabilità, nel segno della prevenzione e della sicurezza in mare, in previsione di un periodo estivo in cui è atteso lo stesso eccezionale afflusso di presenze lungo le coste e in mare, nonchè a bordo di unità, registrato lo scorso anno.

Un afflusso evidentemente e direttamente connesso alla fase emergenziale in atto e alle relative restrizioni imposte per il contenimento del contagio, che hanno rimarcato la necessità di investire nella prevenzione e nella sensibilizzazione sulle buone norme con cui vivere e frequentare il mare, a vantaggio di quanti hanno scelto di trascorrere vacanze di prossimità, in molti casi a bordo di unità da diporto.

«Lo scorso anno – ha affermato l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante generale della Guardia Costiera – in cui si è registrata diminuzione del numero di incidenti gravi e del numero complessivo di persone che hanno perso la vita in mare, abbiamo avuto conferma che l’attività di informazione e prevenzione gioca un ruolo chiave nell’ambito della sicurezza in mare. La dimostrazione operativa di quest’oggi punta proprio a questo, oltreché a testare anche le capacità di risposta e l’affiatamento dei nostri equipaggi. Poterlo fare davanti agli occhi colmi di gioia di questi bambini, è per la Guardia Costiera motivo di ulteriore orgoglio, perché è a loro – i più piccoli – che ci sentiamo particolarmente vicini, ed oggi vogliamo dimostrarlo». 

«Vogliamo ringraziare dal profondo del cuore il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia costiera per aver rallegrato il soggiorno in Ospedale dei bambini e delle loro famiglie con le spettacolari esercitazioni di quest’oggi» ha aggiunto il direttore sanitario del Bambino Gesù, Massimiliano Raponi. «Un’iniziativa che consolida ancora una volta il legame che unisce le due istituzioni, che hanno in comune i valori della cura e della solidarietà».

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