Dopo il consiglio comunale Tedesco prova a convincere Zingaretti a sbottonarsi sul futuro del polo energetico. Intanto Pd e Lega se le cantano a suon di comunicati.

Sarà l’impossibile sinergia tra Comune di Civitavecchia e Regione Lazio a segnare un cambio di paradigma nella questione polo energetico?

Difficile stabilirlo ora, certamente però la svolta del consiglio comunale della scorsa settimana è stata proprio l’elevazione del dibattito al piano più alto. Sulla scorta non già di quanto emerso dalle posizioni degli inquilini dell’aula Pucci o dei tanti contributi giunti, dalle associazioni ambientaliste o dai sindacati. Quanto invece per ciò che è stato proferito da ben tre consiglieri regionali (Devid Porrello, Gino De Paolis, Emiliano Minnucci), tutti d’accordo nel rigettare l’ipotesi di riconversioni a turbogas.

È anche per questo che la settimana si è aperta con la lettera del sindaco Tedesco al presidente della Regione Zingaretti.

Con la Lega che, attraverso le parole del coordinatore Antonio Giammusso, ha invitato il segretario locale dem Stefano Giannini a farsi promotore di una specie di canale privilegiato affinché finalmente il primo cittadino di Civitavecchia sia ricevuto dall’ex leader del Pd, si è innestata inevitabile una nota polemica. A quel punto ha avuto gioco facile il capogruppo del Pd Marco Piendibene. Ha pizzicare a sua volta Giammusso ricordandogli l’ondivago comunicato stampa del gruppo consiliare della Lega che ha scatenato la discussione di queste settimane, per poi chiedergli se i ministri Cingolani e Giorgetti avessero o meno risposto alle lettere di Tedesco. L’unità del territorio, tanto evocata, deve ancora superare la

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