Nel 2022 atteso un boom di passeggeri.

La ripartenza 2021 ha già riattivato 3,6 milioni di ore lavoro rispetto al crollo del 2020. Per il 2022 si prevedono 5,98 milioni di passeggeri movimentati (+118% rispetto al 2021), con 2.900 toccate nave in più.

Civitavecchia, Genova e Palermo primi tre porti italiani. Italia ancora leader nel Mediterraneo nonostante numeri nel 2020 crollati a quelli di 30 anni prima. E una crescita prevista nel 2022 del 118%, a sfiorare i livelli pre-pandemia. Sono questi i dati emersi dall’Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo sui dati aggiornati del comparto crocieristico e sulle previsioni per il 2022. Con l’occasione dal ministro del turismo Massimo Garavaglia è giunto un importante riconoscimento all’intero comparto: “Lo scorso anno, vedere che nonostante la situazione le navi da crociera giravano ha dato fiducia – ha detto – Vedere protocolli che funzionavano ha consentito di accelerare alcune ripartenze. Dimostrare nei fatti che ‘si poteva fare’ ha consentito di avere un’estate che è ripartita subito: non era così scontato”.

Tornando al rapporto Italian Cruise Watch, “nel 2020 prevedevamo una crescita di ulteriori 13 milioni di passeggeri rispetto ai numeri già da record del 2019, il comparto era quindi in salute – ha spiegato Francesco Di Cesare”. L’inizio del 2020 ha confermato le previsioni, poi è scoppiata la pandemia e le compagnie di crociera nel 2020 hanno avuto circa 6 milioni di passeggeri, con un crollo ai dati di 30 anni fa. “Il 2021 è iniziato ancora peggio, poi la ripartenza ci ha permesso di migliorare e a fine 2021 dovremmo arrivare a 14. Numeri ancora distanti da quelli pre-pandemia, quando erano 30 milioni”, ha sottolineato. I primi 10 porti in classifica sono Civitavecchia, Genova, Palermo, Bari, Napoli, Savona, Trieste, Monfalcone, La Spezia e Taranto: ci sono novità come Monfalcone e porti che sono calati molto come Venezia. La Liguria è la prima per passeggeri, la Sicilia invece per toccate nave. “L’Italia è leader nel Mediterraneo, da molti punti di vista – ha spiegato Di Cesare – negli anni abbiamo calcolato anche tutta una serie di indici e percentuali che confermano questa leadership. Nella cantieristica (con Fincantieri a costruire 4 navi su 10), nel traffico e nella reattività. E nella top20 del Mediterraneo ci sono sempre dai 9 agli 11 scali italiani”.

Il mancato contributo della crocieristica all’economia turistica italiana nel biennio 2020-21 è stato di 1,7 miliardi, quanto alle spese dei passeggeri e non al resto dell’economia prodotta e movimentata dall’intera industria. Una ricaduta che ha toccato soprattutto shopping, escursioni e attività ricreative, culturali e sportive. La ripartenza 2021 ha già riattivato 3,6 milioni di ore lavoro rispetto al crollo del 2020. Per il 2022 “prevediamo 5,98 milioni di passeggeri movimentati (+118% rispetto al 2021), con 2.900 toccate nave in più. Ipotizziamo che Civitavecchia rimarrà il primo porto in classifica in Italia e nel Mediterraneo, con Napoli in forte recupero a superare Genova”, ha spiegato. E’ poi atteso un aumento di investimenti nei porti di 829 milioni tra 2022e il 2024 su infrastrutture, interventi di dragaggio e terminal. Saranno 77 i vari di nuove navi, il 60% delle quali di piccole dimensioni con meno di 1.000 passeggeri.

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