Martedì 17 novembre il consiglio aperto sulle prospettive per lo scalo. Porto e città devono marciare assieme: le sfide da non lasciarsi sfuggire di Recovery Plan e Pnrr e la transizione ecologica sullo sfondo.

Dopo tanto parlarne è arrivato finalmente il giorno del Consiglio comunale sul porto. Anzi, come recita la convocazione ufficiale della seduta, sulle “prospettive di sviluppo del porto cittadino con approfondimento della crisi occupazionale che ha colpito il nostro scalo e il calo dei traffici crocieristici, nonché i futuri rapporti di sviluppo tra porto e città”.

Un appuntamento atteso da tempo, che scoccherà il giorno martedì 17 novembre, quando all’aula Pucci si ritroveranno non solo gli eletti, ma anche una serie di attori di vario livello del mondo della logistica, della politica (in primis i deputati del territorio, ma anche i consiglieri regionali), dei sindacati. Molto atteso sarà anche l’intervento del presidente del’Autorità di sistema portuale, Pino Musolino, dal quale arriverà una relazione sullo stato dell’arte, non facile, dell’ente che presiede.

Soprattutto, sarà l’occasione per una “registrata” al motore della sinergia tra porto e Comune, spesso sventolato dai rispettivi due schieramenti, ma che proprio ora deve dare i suoi frutti: il Recovery plan e il Pnrr, se è vero che sono occasioni da non perdere, bisogna che siano raccolte assieme, così come la tanto citata transizione ecologica, di cui su questo territorio continua a vedersi sempre e solo la polvere di carbone, con un filo di gas all’orizzonte.

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