Non nascondiamo la nostra delusione per ciò che è scaturito dal dibattito nel Consiglio Comunale aperto di lunedì 13 c.m.
E’ emersa con forza la volontà di un NO al Gas e una forte forte richiesta di fonti rinnovabili.
Permetterci di dire che andare a uno scontro diretto rischia non solo di non essere utile per risolvere il problema ma di vedere cresciuta la delusione se le cose non dovessero andare come da molti richiesto.
Noi siamo del parere che la via del dialogo sia quella vincente e che la partita non sia da giocarsi solo tra Città ed ENEL ma debba vedere coinvolti anche Governo e Regione perché è sicuramente riduttivo parlare solo di ENEL e solo di Gas.
E’ arrivato il momento che Civitavecchia e i Comuni limitrofi propongano un progetto di sviluppo complessivo condiviso dove dentro ci sia pure ENEL, ma non solo ENEL.
Si deve lavorare sapendo che per salvare l’economia cittadina si deve proporre un piano basato su tre fasi: a breve, a medio e a lungo termine.
La transizione va gestita non subita, altrimenti si rischia di mettere in ginocchio il tessuto economico e produttivo della Città con la perdita di centinaia di posti di lavoro.
Lo ripetiamo, c’è bisogno di aprire una Vertenza Civitavecchia, di chiedere la convocazione di un tavolo di alto profilo dove venga ben delineato e garantito ciò che si dovrà fare sul breve, medio e lungo periodo, e questo con il consenso di tutti: Governo, Regione, Amministrazione Comunale, ENEL, Associazioni datoriali e sindacali, ecc, tenendo presente che tutto ciò dovrà dare due risposte, non rinviabili: miglioramento delle condizioni ambientali e garanzie per imprese e lavoratori, per l’oggi e per il domani.
Solo così si potrà sperare in un domani migliore.
A Comune e Regione il compito di attivarsi.
Italia Viva comitato Polo Civico