Pedoni costretti ad attraversare la strada in mezzo all’incrocio.
Ero in procinto di esprimere la mia esultanza e la mia soddisfazione, a seguito della realizzazione della tanto agognata segnaletica di dare precedenza sulle due porzioni di parcheggio della trincea ferroviaria, attraversate da via Bernini, più volte sollecitata, ma, un attimo dopo, osservando meglio, mi sono fermato per tempo.
Premesso che, invece della segnaletica di stop, che probabilmente pochi rispetteranno, visto che oramai il parcheggio è utilizzato come scorciatoia, utilizzando l’entrata su via Roma, per poi uscire sul nuovo varco di corso Centocelle, bypassando in questo modo, lunghe file su via Roma, sarebbe stata molto più funzionale la realizzazione di una rotatoria, è ben altro quello che è saltato alla vista dei miei occhi e che più mi ha sconcertato.
Premesso che, il Codice della Strada è legge speciale dello Stato e che in esso, tutto ciò che riguarda la circolazione stradale è attentamente previsto e regolamentato ed in special modo, tutto quello che riguarda la disciplina della segnaletica orizzontale e verticale: loro misure, colori, dimensioni e così via.
Tuttavia, probabilmente a Civitavecchia, c’è chi ritiene di fare di testa sua e, nonostante in più occasioni sia stato evidenziato, si torna a sbagliare, inventandosi regole inesistenti, in barba anche ad un antico detto latino, che tradotto diceva: “commettere errori è umano, ma perseverare (nell’errore) è diabolico.
E’ il caso delle strisce pedonali che sono state realizzate sul posto, le quali, ancora una volta sono state dipinte davanti alla striscia di arresto dello stop, anzichè ad almeno 5 metri di distanza dietro di esse, così come esplicitamente regolamentato dalla norma.
Di contro, non vorrei mai pensare, che tale opera sia stata realizzata in mezzo all’intersezione, proprio con il fine di evitare di attuarla qualche metro più in la ed essere così costretti, ad eliminare un paio di stalli di sosta.
Ma, la cosa più grave, oltre a non essere stata installata la segnaletica verticale che è prevalente su quella orizzontale, in quanto quest’ultima complementare, quello che più mi sconvolge è, che questo lunghissimo attraversamento pedonale, si estende letteralmente in mezzo all’incrocio, mettendo in serio pericolo la sicurezza dei pedoni, peraltro, in un luogo, ove specie nelle ore notturne, la visibilità è praticamente zero, per mancanza d’illuminazione pubblica, anche questa dallo scrivente sollecitata da anni, ma mai realizzata. Circostanza quest’ultima, che oltre ad aumentare il pericolo soprattutto per i pedoni, che in buona sostanza camminano in mezzo alla strada, potrebbe favorire il perpetrarsi di reati predatori e/o contro la persona e non per ultimo, atti vandalici a carico dei veicoli parcheggiati, (peraltro già lamentati in più occasioni), i cui conducenti, oltre il danno anche la beffa, hanno corrisposto un ticket per la sosta, senza avere in cambio un servizio, degno di essere considerato tale.
Come sempre, la sicurezza della viabilità, che è poi, quella di tutte le categorie di soggetti previsti dal Codice della Strada, è per me la prima cosa ed è espressione della qualità della vivibilità urbana. La superficialità, che è inoltre pagata da tutti i cittadini, non può essere tollerata, specialmente laddove possono esserci in gioco vite umane, che non si possono certo scambiare, con due parcheggi in più.
Dr. Remo Fontana
Delegato alla sicurezza stradale e decoro urbano per Fratelli d’Italia di Civitavecchia