Quando parliamo dell’essere umano dobbiamo sempre premettere che esso ha una duplice natura: fisico-mentale e spirituale. Quando parliamo di natura fisica comprendiamo, oltre al nostro corpo naturalmente, anche gli aspetti emotivi, affettivi e mentali. Quando parliamo di natura spirituale intendiamo sostanzialmente la coscienza con tutte le sue facoltà in particolar modo la consapevolezza e l’autocoscienza. Gli animali, le piante e sembra anche i singoli atomi sono dotati di coscienza a diversi gradi di sviluppo, ma la consapevolezza e l’autocoscienza sono prerogative umane anche se richiedono un lavoro e uno sforzo per poter emergere. Fatto questo necessario distinguo vediamo più nel dettaglio cosa determina nella nostra vita i tanto auspicati cambiamenti. Se guardiamo l’aspetto spirituale, proprio come ci insegnano i più grandi maestri del passato, il motore del cambiamento è l’Amore. La coscienza si sviluppa in consapevolezza quando entra in un legame intimo con la realtà e gli altri e, attraverso la dinamica di questo rapporto, viene sollecitata, influenzata e arricchita e a sua volta influenza il suo ambiente. L’Amore è un circuito, uno scambio e un arricchimento reciproco. È opportuno anche specificare che quando parliamo di Amore non intendiamo l’emozione o il sentimento che invece hanno a che fare con l’altra realtà, quella fisico-mentale. Quando parliamo di Amore e di Spiritualità intendiamo la conoscenza intima e profonda del Tutto e dell’Altro da noi e di noi stessi. L’Amore è intelligente ed è conoscenza profonda e quindi consapevolezza. Chiaramente nell’ordine spirituale delle cose Amore vuol dire anche libertà dalle angosce della realtà fisico-mentale ovvero dalla paura, dalla solitudine e dalla violenza. Quando si è nell’Amore si è connessi e integrati con Tutto e con l’Altro, ci si conosce e pertanto le paure esistenziali sono annullate. Spiritualmente parlando cambiamo, cresciamo e ci evolviamo nell’Amore. Se guardiamo invece l’aspetto fisco-mentale l’amore inteso come emozione e sentimento diventa una delle principali fonti di angoscia e conflitto sia personale che relazionale. Il tormento di desiderare una persona e di avere la sicurezza di essere ricambiati allo stesso modo attanaglia la maggior parte dei rapporti, cui si aggiungono la gelosia, la rabbia derivante dalla frustrazione di non sentirsi capiti e accolti come vorremmo fino alla sfida, al ricatto affettivo, al rancore e all’odio.
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