“Abbiamo parlato di digitalizzazione e del futuro dei nostri porti, di come la digitalizzazione può aiutare anche a vincere le sfide della transizione ecologica“.
”Un bilancio estremamente positivo. Abbiamo ospitato i rappresentanti di 24 porti mediterranei, equamente distribuiti tra lato europeo e nord africano. Per due giorni Civitavecchia è diventata il centro della discussione sulla portualità mediterranea. La presenza del ministro Giovannini e del presidente della Regione Lazio Zingaretti hanno dato all’evento una veste istituzionale che ci inorgoglisce e ci spinge a fare di più e meglio”.
E’ molto soddisfatto Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Tirreno centro settentrionale, al termine del Forum MedPorts, una due giorni tenutasi a Civitavecchia, organizzata dall’associazione che riunisce le principali autorità portuali del Mediterraneo per fare il punto sulle sfide della digitalizzazione nell’industria marittima.
“In questi giorni abbiamo parlato di digitalizzazione ma anche del futuro dei nostri porti, di come la digitalizzazione può aiutare anche a vincere le sfide della transizione ecologica ed energetica”. Il porto di Civitavecchia può diventare un polmone di sviluppo del Lazio ed europeo. “Ci stiamo provando dall’inizio del mio mandato, è scritto anche nel piano operativo triennale. E’ un lavoro che non facciamo da soli ma va fatto con gli enti locali, con la Regione e il Governo ma anche con la collaborazione delle imprese private. La collaborazione pubblico privato nel resto d’Europa è la chiave di volta soprattutto negli investimenti infrastrutturali e in quelli di connettività, nel nostro paese non è ancora uno strumento particolarmente utilizzato ma la collaborazione tra pubblico e privato ci permetterà di fare ricerca e innovazione improntate a vincere la vera grande sfida del XXI secolo che è quella di coniugare sviluppo e benessere economico, sostenibilità ambientale e tenuta complessiva dei nostri territori”.