In questi giorni abbiamo assistito con disappunto a un inaccettabile tiro al bersaglio contro la società partecipata del Comune, la Csp. Prima la pubblicazione di notizie rivelatesi in larga parte infondate, il caso della presunta telecamera nascosta sotto la scrivania di un’impiegata, notizia sostanzialmente smentita dall’indagine interna dei cui esiti ha riferito pubblicamente il presidente Lungarini. Poi l’allarmismo sulla tenuta dei conti della società, indicando tra le cause principali della perdita la presunta attribuzione di un numero significativo di promozioni (con un balletto delle cifre che oscilla tra 25 e 30). Tali numeri comprendono in gran parte, sia per il 2021 che 2022, conciliazioni, accordi di prepensionamento con incentivi all’esodo. Anche in questo caso, sarebbe sufficiente verificare i dati e la correttezza delle informazioni prima di scrivere articoli da parte di qualche redazione e, ancor più, prima di scrivere comunicati stampa allarmistici e accusatori da parte di certe forze politiche di opposizione. Opposizione che dimostra, ancora una volta, di  non aver scrupolo alcuno nell’attaccare la società del Comune e i lavoratori pur di cercare di colpire maldestramente il management e l’Amministrazione Comunale.

Sarebbe stato sufficiente attendere di analizzare i dati di bilancio e leggere la relazione allegata alla semestrale per comprendere come il tanto sbandierato incremento del costo del personale non è attribuibile certamente alle promozioni o alle conciliazioni – avvenute in numero assai più contenuto di quanto dichiarato dalle opposizioni – come piuttosto legato alla naturale evoluzione delle modalità di svolgimento dei servizi non più paragonabili con gli anni precedenti sia per l’impiego dei fattori produttivi che per le modalità. Inoltre, a una più attenta analisi, emerge come l’operato di dirigenza e management abbia viceversa consentito, attraverso la sottoscrizione di alcune conciliazioni, di abbattere significativamente il contenzioso di Csp, che era mostruoso a causa delle politiche della precedente gestione grillina, con recupero  di significative risorse sia relative al rischio di soccombenza, sia al cospicuo risparmio di spese legali. L’impatto di questa iniziativa in termini di costi è quantificabile in circa 30.000 euro l’anno, a fronte di risparmi per almeno il doppio. Soltanto le ultime tre conciliazioni giudiziarie hanno permesso un abbattimento di circa 57.000 euro come valore di soccombenza senza considerare le spese.

Il management di Csp, oltre a relazionare sull’andamento economico e ad evidenziare le cause della perdita, ha anche proposto soluzioni e correttivi adeguati per consentire un pronto riequilibrio dei conti, proprio come avvenuto nel passato esercizio, aggiornato il piano di risanamento aziendale. L’Amministrazione Comunale ha dimostrato, con i fatti, di avere massima attenzione per la partecipata, per i lavoratori e per i servizi pubblici: attenzione che certamente troverà conferma nelle prossime settimane, con l’approvazione degli interventi necessari per supportare l’operato del consiglio di amministrazione e della dirigenza di Csp, in una sinergia che ha prodotto un risultato sul bilancio 2021 che sembrava impossibile fino a pochi mesi fa e che certamente troverà conferme anche nel prossimo bilancio,

Con buona pace delle opposizioni che da mesi adombrano scenari apocalittici per Csp e per l’Amministrazione Comunale, ma che, puntualmente, vengono smentiti dalla realtà dei fatti.

Forza Italia Civitavecchia – Il Coordinamento

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