LA PROF.SSA BRUNA CALATO: “RIVOLGIAMO IL NOSTRO GRAZIE AD ANTONELLA BELLUTTI CHE HA SAPUTO GALVANIZZARE L’ATTENZIONE DEGLI STUDENTI SU UNO DEI TEMI PIU’ SCOTTANTI DELL’ATTUALITÀ”.

Un progetto promosso dalla Regione Lazio e attivo dal 2020 grazie alla collaborazione e alla sinergia fra l’Associazione Assist e Differenza Donna Ong: è SAVE (Sport Abuse and Violence Elimination), l’iniziativa nata dalla volontà delle più famose atlete italiane unite dal desiderio di affermare, tutelare, diffondere e rappresentare i diritti delle donne impegnate a livello agonistico in tutte le discipline. Tra i suoi obiettivi c’è la sensibilizzazione, soprattutto fra i giovani, sui temi riguardanti la parità di accesso e di diritti nello sport e la cultura sportiva in generale. Al Progetto ha preso parte anche l’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” nel corso di quattro giornate (10,11,16 e 17 novembre) che hanno visto come protagonista Antonella Bellutti, due volte campionessa olimpica di ciclismo su pista e su strada, e da sempre impegnata in progetti finalizzati alla promozione di una cultura sportiva attenta ai valori e al rispetto di un approccio etico al mondo dell’agonismo. Giornalista pubblicista e scrittrice, Antonella Bellutti è anche Responsabile Formazione e progetti innovativi dell’Associazione Assist. “Peggiore della violenza sulle donne – ha affermato nel corso degli incontri con gli allievi del “Di Vittorio” – è l’indifferenza con cui la si tollera”. “SAVE Lazio, Donne, Violenza e Sport” – ha spiegato – nasce come azione concreta “per rompere il silenzio dell’omertà, per tendere una mano alle vittime, per raccogliere dati che misurino il fenomeno, per aumentare la consapevolezza in relazione ad un tema delicato e ancora trascurato nel mondo sportivo”.

“Si è trattato di un’iniziativa di straordinaria importanza – hanno commentato le Docenti di Scienze Motorie dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” Prof.ssa Bruna Calato, Prof.ssa Elisa Colombo e Prof.ssa Gabriella Moriggi – che ha focalizzato l’attenzione su uno dei temi più scottanti dell’attualità. E’ nostro dovere di educatori promuovere un cambiamento culturale e di mentalità che deve partire proprio dal mondo della scuola. Desideriamo ringraziare pubblicamente la referente e relatrice del Progetto Antonella Bellutti, campionessa olimpionica e rappresentante d’eccellenza del mondo dello sport, ma anche e soprattutto donna che si è battuta da sempre per difendere i diritti di tutte le donne. Gli argomenti trattati nel corso di queste quattro giornate hanno galvanizzato l’attenzione degli studenti, offrendo un’imperdibile opportunità di riflessione e di crescita. Ma il nostro grazie va anche alla Dirigente scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa, ai Docenti di Informatica ed Assistenti tecnici Prof.ssa Raffaella Leli, Fabio Bucciarelli e Tiziana Feliciano insostituibili e instancabili nel predisporre i collegamenti in piattaforma che hanno consentito a tutte le classi delle due sedi del “Di Vittorio” di partecipare agli incontri. Obiettivo qualificante dell’iniziativa era infatti anche quello di parlare ad ogni allievo, allargando quanto più possibile la platea di ascolto. “Il rispetto nasce dalla conoscenza – scriveva Tiziano Terzani – e la conoscenza richiede impegno, investimento e sforzo”. Il “Di Vittorio” – ha concluso la Prof.ssa Bruna Calato – è pronto da sempre a fare la sua parte”.

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