Pronto soccorso in estate, istruzioni per l’uso: le alternative per visite non urgenti, l’attivazione del “codice calore” e i 5 codici di accesso.
Il dott. Luca Luigi Manetti, responsabile del PS di Ospedale San Carlo di Nancy, spiega quando è necessario rivolgersi al pronto soccorso e quando è meglio evitare affollamenti che rendono più lenta e difficoltosa l’erogazione dei servizi in queste settimane di grande caldo
ROMA – Con temperature che nelle scorse settimane hanno toccato i 43° e un numero record di turisti che secondo le previsioni arriveranno nella Capitale ad agosto, l’afflusso di pazienti in Pronto Soccorso per colpi di calore e malesseri aumenta esponenzialmente, rischiando di mandare in tilt il sistema. Nei tre giorni più caldi della stagione registrati a luglio c’è stato un +30% di accessi al Pronto Soccorso.
Non sempre, però, il ricorso al PS è necessario, come ci spiega il dott. Luca Luigi Manetti, responsabile del Pronto Soccorso di Ospedale San Carlo di Nancy, ospedale romano di GVM Care & Research accreditato con il SSN, al quale si rivolgono circa 75 persone ogni giorno.
Il Pronto Soccorso d’estate diventa spesso luogo di riferimento sia per i residenti (85%) sia per i turisti, che corrispondono al 15% del totale di pazienti ricevuti presso il San Carlo di Nancy durante tutto l’anno. Il cittadino però può rivolgersi anche durante il periodo estivo al proprio medico curante che viene sostituito da un collega nel momento delle ferie. Inoltre, quando si è in una città diversa da quella di residenza, la guardia medica turistica o il medico di continuità assistenziale sono i luoghi adatti a cui rivolgersi per consulti e visite non urgenti, oppure durante i giorni festivi e le ore notturne di chiusura dello studio del medico curante.
Quando è opportuno rivolgersi al PS o chiamare il 118? “È corretto rivolgersi al Pronto Soccorso in situazioni di emergenza e urgenza, come un malore improvviso o un incidente, ovvero quando si riscontra una sintomatologia acuta nuova o una riacutizzazione di una patologia cronica – spiega il dott. Manetti –. Registriamo circa il 30% di accessi che richiederebbero una visita specialistica. Sul totale degli accessi circa il 70% corrisponde ad un evento acuto di cui il 35% è d’ambito traumatologico. Solo 1 accesso su 10 si traduce in un ricovero”.
Nella Regione Lazio si sta progressivamente adottando un sistema a 5 codici di accesso: “bianco”- non urgente (l’1,82% degli accessi presso il San Carlo di Nancy) che andrebbe riferito a visite specialistiche ambulatoriali, come ad esempio un dolore al ginocchio che perdura da giorni; “verde”- urgenza minore, come ad esempio un trauma minore localizzato, che corrisponde alla percentuale più alta degli accessi presso il PS del San Carlo di Nancy (59,48%); “blu”- urgenza differibile, che deve essere tuttavia valutata in breve tempo (32,93% degli accessi a OSCN), come ad esempio un dolore addominale; “arancione”- urgenza (4,91%), che deve essere valutata entro pochi minuti, ad esempio nel caso di un dolore al torace con determinati parametri non allarmanti; “rosso”- emergenza (0,75%), ad esempio quando il paziente ha un’alterazione dei parametri vitali, il caso deve essere valutato immediatamente in sala visita.
Secondo una circolare del Ministero della Salute del 17 luglio 2023, i PS laziali partecipano alla campagna per sensibilizzare i cittadini ad adottare comportamenti per contrastare gli effetti delle temperature elevate ed hanno inoltre attivato il “codice calore”: un percorso assistenziale preferenziale e differenziato per i pazienti con una sintomatologia legata alle condizioni climatiche, che prevede un’indicazione al triage per rendere più veloce la gestione di questi casi.
“Il triage consiste in una valutazione di primo impatto sui sintomi e serve ad assegnare il codice di priorità – spiega il dott. Manetti –. Qui al PS dell’Ospedale San Carlo di Nancy siamo organizzati per effettuare anche il triage avanzato, per i pazienti che riportano una sintomatologia di tipo medico, con il coinvolgimento di un secondo operatore che avvia in autonomia i primi accertamenti. È presente anche il percorso “fast track” che prevede l’invio diretto del paziente ad una visita specialistica subito dopo il triage.
Le diverse consulenze specialistiche a cui si può accedere dal PS a OSCN avvengono in ambiti quali cardiologia, cardiochirurgia, angiologia, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, oculistica, ortopedia, chirurgia, neurochirurgia, gastroenterologia. Questo sistema organizzativo ha consentito inoltre di ridurre i tempi di attesa: si va da un codice bianco avviato in circa tre quarti d’ora, ad un codice arancione preso in carico entro pochi minuti (il codice rosso ha accesso immediato).