CIVITAVECCHIA – In IX Commissione Cultura e Pubblica Istruzione è stato redatto il “Regolamento per la costituzione dei gemellaggi e dei patti di amicizia”. L’elaborazione del documento è frutto del lavoro congiunto dell’assessore Simona Galizia, del presidente della Commissione Vincenzo Palombo e dei consiglieri di maggioranza e d’opposizione che compongono la commissione stessa. L’iter prevede due passaggi, in Conferenza dei capigruppo e in Consiglio comunale, dopodiché il Regolamento diventerà operativo.

«Il Comune di Civitavecchia» si legge, «con questo Regolamento si propone di disciplinare in modo efficace le possibili future relazioni con altre comunità attraverso un insieme di regole, procedure e criteri che favoriscano in modo proficuo e produttivo la conoscenza, la collaborazione, la cooperazione e lo scambio di esperienze (…). L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di favorire l’avvicinamento dei popoli sensibilizzando la cittadinanza alle motivazioni del gemellaggio e favorendone una sua larga e consapevole partecipazione alle varie iniziative».

Il Regolamento codifica le relazioni con città, comunità e territori nazionali e internazionali, nelle forme di “Gemellaggio” e di “Amicizia”. In sintesi, “il Patto di Amicizia costituisce atto formale che prefigura una particolare continuità di rapporti che possono preparare il Gemellaggio oppure stabilire relazioni con città con cui per motivi diversi non si procederà al Gemellaggio”. Questi patti vengono stretti, di norma, tra città che hanno affinità socio-culturali o storiche, simili vocazioni economiche o anche per la presenza di comunità significative da esse provenienti. «Questo nuovo regolamento», ha spiegato infatti Palombo, «sarà lo strumento per costruire nuove relazioni con tante altre realtà affini alla nostra. La possibilità di distinguere i Patti di Amicizia dai Gemellaggi è fondamentale per ampliare queste opportunità e creare una diversa e graduale forma di relazione con le altre comunità».

«È uno strumento importante» ha dichiarato l’assessore Galizia, «perché i gemellaggi e le amicizie contribuiscono fattivamente, non solo in teoria, alla costruzione di una “Europa dei popoli” che sappia nutrirsi di legami non solo economici bensì culturali e sociali, forti e duraturi, stabilendo rapporti solidali anche con Paesi esterni all’Unione».

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