CIVITAVECCHIA – “Abbiamo sempre sostenuto che una delle principali carenze di questa amministrazione, fortunatamente prossima alla fine del suo mandato, è la mancanza di interventi strutturali. A parte le opere progettate e finanziate dall’amministrazione M5S, sarà ricordata per le rotatorie “puntiformi” o inutili sparse per la città.

Una lampante dimostrazione dell’incapacità organizzativa e programmatica di questa amministrazione viene dalla gestione di CSP. Dall’analisi dei documenti recuperati tramite accesso agli atti (pochi, censurati e confusi) emergono situazioni imbarazzanti. Il Comune ha vietato a CSP di assumere, nonostante la necessità di lavoratori per l’espletamento dei servizi pubblici affidatigli. Non potendo assumere, CSP si è rivolta ad agenzie interinali, vedendosi obbligata a pagare un surplus sul costo del lavoro. Inoltre, molte agenzie ormai si rifiutano di continuare la collaborazione con la partecipata per i forti ritardi nei pagamenti e per gli ingenti debiti accumulati. Infatti, ci sono piani di rientro per enormi debiti (svariate centinaia di migliaia di euro) contratti proprio per pagare le agenzie interinali, senza le quali, in determinati periodi, non si sarebbe riusciti neanche a pagare gli stipendi, proprio come accadeva tanti anni fa, quando i lavoratori vivevano nell’incertezza. Questo senza contare lo stato di precarietà dei lavoratori che in molti casi non hanno neanche la possibilità di contrarre un prestito, figuriamoci ottenere un mutuo per comprare casa.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: perché, se è acclarato che i lavoratori sono necessari, non si procede alla graduale assunzioni e attraverso gli strumenti previsti dalla legge,  per ridurre i costi e stabilizzare i lavoratori? Secondo i documenti, su questa decisione “ha pesato la costante volontà dell’Amministrazione Comunale di implementare la raccolta con il finanziamento, poi mai effettivamente erogato, di n. 30 ecostazioni, che avrebbero determinato una drastica riduzione del fabbisogno di personale” e  che avrebbe quindi permesso di licenziare il grosso degli operatori che invece servono per la raccolta differenziata. Il Presidente di CSP,  mettendolo nero su bianco, certifica che è stato costretto a prorogare il ricorso agli interinali per l’incapacità di programmare il servizio da parte dell’Amministrazione: le  ecostazioni a cui si riferisce sono quelle di cui si sente parlare fin dai tempi della campagna elettorale del 2019, e che nessuno ha voluto finanziare perché considerate un passo indietro rispetto alla raccolta porta a porta.

La mancata visione e l’improvvisazione che ha caratterizzato la gestione della cosa pubblica da parte di Tedesco e dei suoi, ha generato sprechi di denaro che per una città come Civitavecchia non sono sostenibili.  Un’azione amministrativa sconclusionata e raffazzonata che rasenta l’illogicità. Qualche malpensante ipotizza che tali scelte renderebbero più facile una gestione clientelare delle assunzioni, mantenendo allo stesso tempo i lavoratori in uno stato di precarietà che li rende inevitabilmente ricattabili, soprattutto in periodi di campagna elettorale.

L’amministrazione Tedesco, per fortuna, è prossima ad andare a casa e siamo sicuri che per i cittadini sarà semplice scegliere tra i fautori di questo scempio e chi invece nel 2019 in sei mesi ha dato una prospettiva di civiltà ad un sistema di raccolta di rifiuti che era insostenibile e obsoleto. Un sistema che ha urgente bisogno di essere completato con la tariffa puntuale e l’installazione di impianti di compostaggio aerobici che abbasseranno sensibilmente la TARI dei cittadini e creeranno posti di lavoro veri come già successo con l’introduzione della raccolta differenziata”.

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