CIVITAVECCHIA – Tre anni per far ripartire Civitavecchia.
Nella sede elettorale di piazza Regina Margherita, ieri mattina, Massimiliano Grasso ha presentato “Il cronoprogramma dello sviluppo”.
Il candidato sindaco per il centrodestra, sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Grasso sindaco, Lega, La svolta e Civitavecchia 2030, ha stabilito il 2026 come primo traguardo da raggiungere con una serie di progetti pronti a partire nell’immediato futuro.
“Il cronoprogramma dello sviluppo è un patto con i cittadini – ha spiegato Grasso – e si basa su dati certi, numeri certi, tempistiche certe e fonti di finanziamento certe. Il progetto è triennale ma sarà solo l’inizio di un programma decennale che andrà anche oltre al primo mandato”.
Si parte nel 2024 con una serie di progetti importanti come la risoluzione del problema degli usi civici, grazie alla delibera della Regione, l’inizio dei lavori per l’apertura della bocca a sud del porto, l’avvio dell’impianto termale di Casale dei Bagni, la riqualificazione della Ficoncella, il cambio di destinazione d’uso del retroporto, il primo intervento di riqualificazione del mercato, il piano straordinario di decoro urbano, il piano stradale di Borgata Aurelia e il piano stradale di Borgo Odescalchi.
“La risoluzione della problematica degli usi civici è una prima risposta importante ai cittadini – ha proseguito Grasso -. Subito dopo inizieremo i lavori alla bocca a sud del porto, grazie alla sinergia con l’Adsp che rientra nella filiera di governo-regione-comune possibile oggi solo con la nostra vittoria. Qualcuno della ‘grande ammucchiata per le poltrone’ ha già iniziato a fare polemica ma a noi non interessa. La loro vittoria bloccherebbe lo sviluppo e isolerebbe Civitavecchia. La prima delibera nei 100 giorni sarà quella di cambiare la destinazione d’uso del retroporto. Abbiamo 100 ettari disponibili e quella sarà la nostra ricchezza”.
Nel 2025 si parte con l’impiantistica sportiva e la chiusura dei lavori allo stadio Fattori e l’inaugurazione del Pala Grammatico. Si prosegue con il piano stradale della zona sud, il nuovo accordo con l’Enel, l’avvio del progetto sulla comunità energetica cittadina, la nuova organizzazione del mercato, la revisione del modello di raccolta differenziata e il nuovo polo museale e museo Marconiano.
“Il Fattori è ormai inglobato nel tessuto cittadino e va completato grazie alla filiera col governo – ha spiegato Grasso -. Stiamo parlando col ministro Abodi: sarà uno stadio polivalente tra calcio, sport acquatici, atletica leggera e concerti. Utilizzeremo la legge sugli stadi per garantire opportunità economiche per chi effettua i lavori e per creare una nuova città dello sport. Nello stesso periodo formuleremo un nuovo accordo con l’Enel con un duplice obiettivo: eliminare questo scempio della restituzione di un milione di euro all’anno e accompagnare il phase-out del carbone. Per il Comune l’Enel rimarrà un importante partner per lo sviluppo”.
Nel 2026 si entra ancora più nel vivo con l’apertura della bocca a sud del porto, la realizzazione della nuova piazza e della nuova spiaggia alla Marina, il piano stradale della zona est, la nuova città dello Sport, l’introduzione del piano Smart city, il piano urbano di Mobilità sostenibile, il piano parcheggi, il piano di abbattimento delle barriere architettoniche, la creazione della consulta del volontariato, l’introduzione della Tarip, l’avvio della Hydrogen valley e del polo Logistica e l’introduzione della card Visit Civitavecchia.
“Per portare a termine il piano triennale – ha sottolineato Grasso – dovremo essere affiancati da una cabina di regia importante. Al suo interno vorrei che ci fossero le migliori competenze e le migliori menti nei vari settori. Penso ad esempio a Gino Saladini per la cultura, all’ingegner Pino Solinas per le infrastrutture e a Paolo Poletti, che nel suo programma ha inserito molti aspetti che coincidono con il nostro e che potrà dare un prezioso contributo alla città”.
Spazio, infine, a una considerazione sull’apparentamento della coalizione opposta al centrodestra durante il ballottaggio.
“Con gli amici di Forza Italia il dialogo sta andando avanti partendo dalla sintonia sui programmi e sul comune sentire per lo sviluppo – ha concluso Grasso – ma senza cadere nelle trappole di un meccanismo tecnico a mio avviso sbagliato come l’apparentamento, che ha prodotto dall’altra parte l’accozzaglia che vede protagonisti il Partito democratico e il Movimento 5 stelle. In questo modo noi potremo ampliare la maggioranza in maniera concreta e non come quella del ‘Partito del no’. La nostra squadra sarà molto ampia e con tante deleghe per i progetti”.