TARQUINIA – “I politici, invece di scontrarsi sulle persone, si dovrebbero scontrare sui contenuti della politica passata. Una politica non di cinque anni fa, ma di 15 anni addietro, quando per esempio è stato approvato il progetto dell’autostrada che invece di arrivare a Grosseto è morta a Tarquinia. Quella struttura ha creato danni inestimabili alla viabilità, alle persone e alle famiglie, che hanno perso il lavoro e non sono state risarcite di un euro! Il tutto grazie all’amministrazione di allora. Quando parlo di persone, non parlo di quelle persone che avevano delle proprietà, ma di persone che lavoravano sul tracciato Aurelia. Per non parlare della vergogna della viabilità che riguarda soprattutto l’uscita di Tarquinia. Gli automobilisti provenienti da Grosseto, per uscire a Tarquinia, devono arrivare quasi a Civitavecchia e per chi viene da Roma è stato permesso di costruire un’uscita vergognosa. E le complanari che dovevano sostituire la vecchia Aurelia non sono sufficienti nemmeno per i mezzi agricoli. Tutto questo, i vecchi amministratori di 15 anni fa, se ne sono guardati bene a non divulgarlo scaricando le colpe sulla Società autostrade o Sat. E se tutto questo non risulti, ci potrebbero essere diverse persone che potrebbero schiarire le idee e dimostrarlo con i fatti. Detto ciò, chi si fa grande per aver preso molti voti, dovrebbe dire anche questo ai suoi elettori! Invece di parlare di questi ultimi cinque anni, parliamo degli errori che sono stati compiuti 15 anni fa e che nessuno ha mai affrontato, scritto, o accusato sui social all’epoca. Tutto in silenzio, tanto il problema era di quella povera gente che dopo 25 anni di lavoro si è vista buttare in mezzo alla strada da un giorno all’altro senza nulla. E l’amministrazione comunale dell’epoca, che avrebbe dovuto come minimo tutelarle, muta e in silenzio senza la minima preoccupazione per la distruzione di intere famiglie. Purtroppo la mia di famiglia ha avuto la sfortuna di essere tra quelle e non è stato facile. Pertanto, non mi sono mai espresso politicamente né fatto polemiche, ma durante questa campagna elettorale delle comunali ho visto uscire parole e parabole da bocche che a mio avviso avrebbero fatto più bella figura a star zitte. Ho visto persone salire su palchi a fare lo show quando avrebbero fatto bene a chiudersi dentro casa fino alla fine delle elezioni. E invece le ho viste in prima linea, sui social, a puntare il dito e andare contro situazioni futili come l’installazione di un semplice semaforo (che tra l’’altro è stato posizionato in un incrocio abbastanza pericoloso che ha già visto incidenti gravi a persone) e in prima fila durante le feste elettorali, a fare grandi grandi discorsi, senza provare un minimo di vergogna dimenticandosi invece di situazioni molto più dannose del passato dove non si sono preoccupate di agire. Chiudo esprimendo da parte mia il rinnovo all’amministrazione uscente per dargli un ulteriore opportunità di migliore le condizioni di questo paese come fu data all’epoca alla vecchia amministrazione”. Alessandro Giulivi