CIVITAVECCHIA – (Civonline). A poche settimane dall’ordinanza del sindaco Piendibene per la chiusura del canile in zona Molacce, i consiglieri comunali della Lista Grasso, Nora Costantini e Mirko Mecozzi, hanno presentato una mozione che accende i riflettori sul problema.

“Il benessere degli animali è una responsabilità collettiva e deve essere tutelato attraverso adeguate politiche di accoglienza e protezione”, sottolineano Costantini e Mecozzi. Attualmente, il Comune non dispone di una struttura idonea per ospitare animali in difficoltà, costringendo a fare riferimento al canile di Bracciano, distante e logisticamente complesso da raggiungere. Una situazione che rallenta le operazioni di recupero e gestione delle emergenze, oltre a comportare costi significativi per le casse comunali.

I due consiglieri evidenziano come l’assenza di un canile locale incida negativamente sulla gestione del randagismo, con ricadute per la sicurezza degli animali e la salute pubblica. «È fondamentale intervenire per evitare che il fenomeno aumenti, e per garantire un’accoglienza dignitosa agli animali abbandonati», affermano, proponendo anche un rilancio del progetto di canile comprensoriale già avviato in passato ma poi accantonato. La proposta non si limita a risolvere un problema locale, ma punta a creare una struttura in grado di servire anche i comuni limitrofi. Costantini e Mecozzi, infatti, suggeriscono di riattivare il progetto del canile comprensoriale, coinvolgendo le amministrazioni dei paesi vicini in una gestione condivisa, che permetta di ottimizzare le risorse e garantire un servizio efficiente per tutto il territorio.

«Un canile comunale o comprensoriale rappresenterebbe non solo un importante passo avanti in termini di tutela degli animali, ma anche un’opportunità di sensibilizzazione per i cittadini, promuovendo il volontariato e l’adozione», spiegano. Secondo i consiglieri, l’iniziativa contribuirebbe a creare una rete virtuosa tra amministrazioni, associazioni e cittadini, con effetti positivi sia per gli animali sia per la comunità.

La mozione richiama anche l’attenzione sugli obblighi normativi: le leggi regionali e nazionali prevedono specifiche misure di protezione per gli animali d’affezione, con incentivi per la costruzione e gestione di strutture di accoglienza. «Non possiamo più rimandare. Dobbiamo metterci in regola e garantire una risposta concreta a un problema che non possiamo ignorare», ribadiscono.

Costantini e Mecozzi chiedono al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi a valutare la fattibilità della costruzione di un canile comunale, individuando aree idonee e sostenibili dal punto di vista economico e logistico. Propongono di inserire nel bilancio comunale le risorse necessarie e di esplorare finanziamenti regionali, nazionali o europei per coprire i costi del progetto. Inoltre, la mozione invita a creare sinergie con associazioni di volontariato e a promuovere campagne di sensibilizzazione contro il randagismo, incentivando l’adozione e la sterilizzazione degli animali domestici. «Un canile non è solo una struttura fisica, ma anche un punto di riferimento per educare la cittadinanza alla responsabilità verso gli animali e all’importanza del rispetto reciproco», concludono i consiglieri.

La realizzazione di un canile comunale o il ripristino del progetto comprensoriale non è solo una risposta alle necessità pratiche di gestione degli animali randagi, ma rappresenta un messaggio chiaro di impegno etico e sociale. «Vogliamo dare un segnale forte di attenzione verso il benessere animale e il miglioramento della qualità della vita del nostro territorio», dichiarano Costantini e Mecozzi, invitando il Consiglio a sostenere la mozione e a impegnarsi per la sua concreta realizzazione. (Civonline)

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