In merito all’interrogazione presentata dal gruppo consiliare PD, l’assessore all’istruzione Gioia Perrone fornisce alcuni chiarimenti a mezzo stampa, riservandosi una risposta più approfondita anche a livello normativo per quando l’interrogazione sarà discussa in consiglio comunale.
“Le motivazioni che hanno spinto l’AC a spostare la sede della scuola infanzia Galileo Galilei, oltre alla scuola secondaria dell’Uliveto e la scuola secondaria di via Regina Elena sono essenzialmente tre”. Lo afferma l’assessore Perrone.
“Il primo motivo è quello di offrire una maggiore sicurezza a studenti e personale scolastico. Le 3 scuole ad oggi non hanno il certificato prevenzione incendio (CPI) e sono da questo punto di vista in proroga.
Va precisata una differenza fra le 3 scuole in questione: la materna di via Galilei e quella dell’Uliveto sono attualmente collocate in stabili di proprietà dell’Ater e sono in edifici che ai piani superiori ospitano abitazioni. Questa situazione rende estremamente difficile la messa a norma dell’edificio dal punto di vista tecnico vista la difficoltà ad intervenire su locali di proprietà non del Comune e che ospitano abitazioni al piano superiore.
Recenti casi di cronaca hanno portato alla ribalta nazionale tragedie derivanti, per esempio, dall’esplosione di bombole a gas in singole abitazioni. Per quanto questo sia un avvenimento improbabile, il Comune non può controllare cosa avviene quotidianamente dentro casa di comuni cittadini.
Inoltre per quanto riguarda il caso specifico della materna, risulta pericoloso per i piccoli utenti, il fatto che il portone apra direttamente sulla strada. In questi anni abbiamo riscontrato anche una problematica legata ai topi e nonostante il Comune abbia messo in atto disinfestazioni preventive, installato reti di protezione e chiesto al proprietario del vicino terreno di effettuare una bonifica, il fenomeno non è stato completamente debellato.
Il secondo motivo è da ricercare nella volontà dell’amministrazione di offrire alle scuole spazi più vivibili per la didattica – continua l’assessore – sia la scuola Don Milani che la scuola Pinelli (dove le lezioni saranno spostate, ndr), a differenza della Galileo Galilei, sono dotate di aule ampie e provviste di un’illuminazione adeguata alle esigenze delle lezioni. Cosa che attualmente non avviene a causa di finestre poste in una posizione non efficace per una corretta illuminazione.
Inoltre il plesso di Don Milani ha a sua disposizione una serie di spazi comuni che possono favorire le attività didattiche, tra cui un teatro e una palestra mentre la Pinelli dispone di un bellissimo giardino.
Tale accorpamento permette infine una migliore gestione del personale scolastico a tutela degli stessi bambini, in quanto lo stesso non sarà più diviso fra diverse sedi ma potrà essere gestito dalla responsabile in maniera sinergica. Si parla infatti di scuola materna e sappiamo bene quanto il personale ATA sia fondamentale per coadiuvare lo svolgimento delle attività.
Il terzo motivo è quello economico. Il Comune con queste azioni infatti migliorerà la condizione degli studenti e risparmierà canoni ingenti di fitti passivi (circa 60mila euro l’anno) che reinvestirà, con l’aggiunta anche di altri fondi, nelle stesse scuole di proprietà comunale. Già a partire da giovedì pomeriggio infatti è previsto un incontro con un gruppo di rappresentanti dei genitori e la dirigente scolastica per ascoltare le loro richieste e capire come migliorare i servizi.
Infine – conclude l’assessore – sarebbe stato assai difficile reperire finanziamenti extracomunali per intervenire strutturalmente su proprietà non del Comune”.