Conosciuto come Akelo, è un artista di fama internazionale. Inaugurazione il 28 gennaio.
Le opere di Andrea Cagnetti, in arte Akelo, esposte a Viterbo. La mostra personale di scultura, dal titolo “Materia Nova” e curata da ProgettArte3D, sarà allestita dal 28 gennaio al 28 febbraio presso lo Spazio Pensilina di Viterbo in Piazza Martiri d’Ungheria (Sacrario). Inaugurazione sabato 28 gennaio alle ore 18.
Anima antica e riservata, l’artista si è concentrato sullo studio di fonti letterarie greche e latine tradizionali e testi arcaici di alchimia, riservando particolare attenzione ai trattati di metallurgia, oreficeria, lavorazione delle pietre e della ceramica. Studi e sperimentazioni che lo hanno portato a creare gioielli tecnicamente ineccepibili con antichissime metodologie etrusche, di cui è uno dei maggiori conoscitori nel mondo. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre di carattere nazionale e internazionale e sono entrati a far parte di importanti collezioni permanenti, come quella del Museum of Art and Archaeology di Columbia (Missouri) e del Museum of Fine Art di Boston.
Il titolo della mostra, “Materia Nova”, vuole porre al centro dell’attenzione dell’osservatore la metamorfosi del materiale scelto per realizzare queste opere che, da scarto di lavorazione, si trasforma in oggetto d’arte. L’artista offre a questi materiali, di cui l’uomo si serve per realizzare strutture utili per sé e per gli altri, una nuova possibilità di vita e la “materia nova” che ne scaturisce è il frutto dell’incontro tra due attività dell’uomo, il lavoro e l’arte, entrambe con una loro intrinseca nobiltà, che Andrea Cagnetti sottolinea ed esalta nelle sue opere.
Saranno queste sculture, punto d’incontro tra materia, uomo ed espressione artistica, in un perfetto equilibrio tra forma classica e arte contemporanea, a essere esposte nel capoluogo della Tuscia. In un contrasto profondo, ma anche in un’inarrestabile continuità tra Akelo scultore, che usa un materiale forte e ruvido come il ferro e Akelo orafo, in grado di plasmare il più prezioso e morbido dei metalli, l’oro. Un processo a ritroso che l’artista compie e, dopo aver lavorato il materiale più sublime, decide di riscoprire le umili origini della materia, con la profonda convinzione che tutte le minuscole particelle che compongono l’universo siano sospese nel vuoto, in attesa di essere plasmate in entità più complesse che assumono forme e collocazioni differenti sotto la spinta creativa dell’uomo.
La mostra è visitabile da martedì a domenica negli orari 10-13 e 15-19, ingresso gratuito. Info: 0761.226427 – www.promotuscia.it.