“Chissà se ci vedremo domenica prossima”. Con queste parole Umberto Carmelino aveva salutato i giornalisti dopo la sconfitta sul campo di Ladispoli. E, purtroppo per lui, il tecnico era stato cattivo profeta nei suoi confronti e nel pomeriggio di lunedì il presidente del Civitavecchia Costanzo Arduini ha optato per l’esonero, che ha propiziato l’arrivo di Pasquale Camillo. La stagione di Carmelino in nerazzurro era iniziata a settembre, quando aveva ricevuto l’incarico di vice di Staffa, a cui era subentrato dopo il suo primo esonero, ma temporaneamente, salvo poi tornare in sella a dicembre dopo le dimissioni di Paolo Caputo. In totale Carmelino è stato sulla panchina del Civitavecchia per poco di due mesi, in cui ha collezionato nove presenze, con quattro vittorie, tre pareggi e due sconfitte, che hanno fruttato quindici punti, una media in linea con il campionato di quest’anno. Sicuramente va via un allenatore stimato e rispettato soprattutto per la sua signorilità e per i suoi modi gentili di fare, purtroppo non ricorrenti in un mondo, come quello del calcio, in cui i toni esasperati e la maleducazione spesso la fanno da padrone.