Declinata in diverse tipologie e modalità, l’Alternanza Scuola-Lavoro esiste da tempo in molti Paesi europei: dal sistema duale tedesco alla Formación én centros de trabajo (FCT) spagnola, passando per il work-related learning inglese o per il metodo francese (dal CAP al BTS, al Bac pro).

In Italia, è una metodologia didattica innovativa, che si riallaccia tuttavia ad “antiche” prassi e ad esperienze ben note soprattutto agli Istituti Tecnici e Professionali. Si tratta dell’Alternanza Scuola-Lavoro (A.S.L.), istituita dalla Legge n. 53/2003 e disciplinata dal Decreto Legislativo n. 77/2005. Con il riordino dell’Istruzione del II Ciclo (nel 2010) si è trasformata in un “metodo sistematico” da introdurre nella didattica curricolare. La Legge n.107/2015 ne ha ribadito l’importanza, estendendola anche ai Licei.
Da alcuni mesi, oltre mezzo milione di studenti sono impegnati in percorsi formativi che li porteranno dalle aule scolastiche al lavoro in azienda. Fra questi, anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli.
Molti i corsi attivati, diverse le strutture nelle quali sono impegnati dal 13 febbraio i futuri chef, maestri di sala, professionisti del Ricevimento e dell’Accoglienza Turistica: Corso Haccp, Panificazione, Bar, Pasticceria, Organizzazione e gestione di eventi.
Se è ancora presto per valutare appieno l’impatto dell’Alternanza Scuola-Lavoro ai fini di un più facile e veloce inserimento nel mercato occupazionale, è invece possibile verificare gli effetti, sui percorsi formativi, della più recente normativa scolastica . A monitorare i dati è lo stesso Ministero della Pubblica Istruzione: nell’anno scolastico 2015-2016, gli studenti che hanno partecipato alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro sono stati 652.641, contro i 273.000 del 2014-15, con una crescita del 139%. In particolare, gli allievi delle Classi Terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge Buona Scuola, sono stati 455.062, il 90,6% del totale degli iscritti. 100 i milioni stanziati, ogni anno, dal Governo per l’Alternanza, 10 volte quelli previsti prima della Legge 107.
“Ci muoviamo a partire da una situazione che, per quanto riguarda gli Istituti Professionali, è in generale abbastanza favorevole. – ha dichiarato la Preside dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa – Secondo rilevazioni Istat 2016, nonostante la crisi, i diplomati che provengono dai percorsi più professionalizzanti hanno i tassi di attività più alti: il 90,2% per chi esce da un Istituto Professionale. Lo stesso può dirsi per gli esiti riguardanti l’inserimento nel mercato del lavoro: i tassi di occupazione sono, infatti, i più elevati (62,6% contro una media del 43,5%) e quelli di disoccupazione i più bassi (29,9% rispetto alla media del 33,4%). Sicuramente, una intelligente politica scolastica di integrazione fra i saperi (quelli teorici e quelli pratici) e fra i settori (quello della scuola e quello dell’impresa) non può che migliorare questo trend, confermando la validità e la spendibilità di un diploma come quello alberghiero”. “D’altra parte – hanno aggiunto i docenti referenti dell’Alternanza Scuola / Lavoro dell’Alberghiero di Ladispoli Prof.ssa Giovanna Albanese, Prof. Renato D’Aloia, Prof.ssa Ilaria Galice e Prof.ssa Pamela Pierotti – nel nostro Istituto rivolgiamo da sempre una particolare attenzione al mondo del lavoro. Non a caso, dal 2016, l’Alberghiero di Ladispoli, per seguire e supportare i suoi studenti anche dopo il conseguimento del diploma, ha deciso di aderire al PROGETTO FIXO YEI, il Piano dell’Unione Europea per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prevede finanziamenti da investire in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento nel mercato occupazionale. Gli allievi che ne hanno fatto e ne faranno richiesta, al termine del loro percorso scolastico, potranno quindi anche avvalersi di uno Sportello con personale specializzato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che li accompagnerà ed assisterà nella definizione di un “obiettivo professionale” specifico, individuato in base al loro profilo, tramite il quale potranno impostare una ricerca attiva del lavoro e facilitare il loro primo inserimento in un contesto aziendale”.

 

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com