Proseguono gli incontri organizzati dai Laboratori di Restauro dell’Università della Tuscia e il Sistema Museale di Ateneo. Il prossimo è previsto lunedì 27 marzo alle ore 17nell’Aula Magna Gian Tommaso Scarascia Mugnozza presso il Rettorato di Santa Maria in Gradi, dove Giorgio Capriotti e Lorenza D’Alessandro presenteranno “L’antico crocifisso della Basilica Vaticana: dal restauro alla riscoperta”. Farà seguito a quello tenuto lunedì 6 marzo nello Spazio pensilina dell’Ufficio Turistico di Viterbo (Piazza Martiri d’Ungheria), recentemente allestito al centro della città, dove si è svolta la conferenza di Simone Colalucci su La Subcommission for Monuments, Fine Arts and Archives – Region III, che ha ufficialmente aperto la seconda edizione degli incontri sul restauro nella Tuscia a cura di Maria Ida Catalano e Paola Pogliani. In tutto sono previsti  quattro appuntamenti fino al mese di maggio.
Il recupero e la tutela delle opere d’arte è parte integrante della nostra identità. Per informare e sensibilizzare un pubblico ampio, di non specialisti, su temi che ci appartengono i restauratori docenti del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dell’Ateneo della Tuscia, quest’anno usciranno dalle aule universitarie per parlarci in quattro luoghi della città già preposti al dibattito culturale. Gli incontri si svolgeranno – oltre al suddetto spazio dell’Ufficio Turistico – nell’Aula Magna dell’Ateneo della Tuscia in via Santa Maria in Gradi, al Centro di Documentazione Diocesano in piazza San Lorenzo e nella Sala conferenze della Fondazione Carivit a Palazzo Brugiotti in via Cavour. Si discuterà di salvaguardia in tempo di guerra, del recupero spettacolare di alcune opere d’arte, del pensiero sul restauro di Maria Andaloro, pensiero sotteso a molti degli approcci che il corso di laurea magistrale attualmente persegue.
A tale sequenza di incontri si aggiungeranno tre lezioni organizzate da Vera Anelli, Maria Ida Catalano e Paola Pogliani, che arricchiranno il programma affrontando problematiche volte a correlare le tematiche della conservazione con la storia e le vicende dell’istituzione museale. L’auletta del Sistema Museale di Ateneo, che combina un’esemplificazione di collezioni scientifiche ed umanistiche, è sembrato il luogo più idoneo per avvalorare i significati di un dialogo tra due dimensioni, quella del museo e quella del restauro, spesso lasciate dicotomiche ed invece entrambe correlate e presenti sotto forme diverse nell’Ateneo della Tuscia.

 

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