(Sesta Parte)
Per mero esempio, ipotizzando una scala di misura della paura che va da zero a dieci, un cane che abbaia, potrebbe far salire la lancetta della misura, magari a due o a tre, viceversa, qualora si avesse con una pistola puntata contro, potrebbe essere logico e più che ragionevole, vedere l’ago salire sino al massimo della scala; questo per dire, che l’ansia è una sorta di paura, ingiustificata, senza la presenza di un motivo oggettivo, che può essere la causa di crisi continue o forme di panico, dovute proprio all’innalzamento ingiustificato di quella lancetta cui ho fatto appena cenno.
Nelle cause soggettive, rinveniamo poi, lo stress, che consta nelle reazioni di un individuo, nei confronti degli stimoli interni ed esterni, il quale reagisce cercando di contrastarlo con risposte funzionali alle singole circostanze.
Secondo la definizione del National Institute for occupational Safety and Health, situazioni di stress dovuto all’attività occupazionale, possono definirsi in un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse esigenze del lavoratore. Lo stress connesso al lavoro può influire negativamente sulle condizioni di salute e provocare anche infortuni.
Alcuni studi, hanno dimostrato che oltre la metà dei 147 milioni di lavoratori europei, avrebbero riferito di lavorare a ritmi molto serrati e di dover rispettare scadenze molto pressanti, vedi in proposito, specie nel pubblico impiego, le continue richieste della performance del lavoratore. Più di un terzo di essi non sono in grado di influire sulle mansioni assegnate e più di un quarto non hanno la possibilità di determinare il proprio ritmo di lavoro. Il 45% riferisce di svolgere lavori monotoni, il 44% non possono usufruire della rotazione delle mansioni, il 50% sono addetti a compiti ripetitivi.
A questo punto, appare opportuno chiarire, che le molestie sessuali non sono considerate mobbing, ma che comunque possono esservi correlate, essendo talvolta legate da una larga serie di circostanze, possibilità e sviluppi. Esse possono in molti casi, rappresentare il preambolo o comunque entrare a far parte di un disegno ben premeditato di mobbing. In proposito, credo sia opportuno rammentare, che il mobbing non è costituito dalle molestie sessuali, e che la sua finalità è quella della distruzione della vittima.
Nel caso della molestia sessuale, questa può in taluni casi, essere un elemento di tramite per il mobbing, ma qualora la vittima cedesse alla molestia, quest’ultima non potrà mai essere considerata mobbizzata perché il mobbing è la ritorsione, la vendetta del molestatore respinto. A tal proposito, l’abusante sessuale usa strategie di mobbing a sfondo sessuale, quali diffamazioni, calunnie, voci e così via