“Caro Roberto,

ti scrivo questa lettera aperta con un doppio obiettivo: stimolare una tua presa di posizione, alla
vigilia dell’ultimo bilancio previsionale della nostra consiliatura, sulla squadra di governo, sulle attribuzioni di responsabilità e sulle azioni da sviluppare nei prossimi decisivi 12 mesi e, soprattutto, fare chiarezza agli occhi dei cittadini.
Innanzitutto su quel “patto di fine mandato” che da mesi ti chiedo di sottoscrivere e di rendere pubblico, per sapere chi sia intenzionato a portare a termine il lavoro avviato, e tracciare il percorso da sviluppare per il futuro della città.
Vorrei poi chiarezza sul “cambio di passo” che ti ho pubblicamente esortato ad imprimere (sulle priorità e sulla squadra di governo) e su cui ti sei verbalmente espresso con favore, recependo la necessità di darci una spinta nuova e una maggiore capacità di concretizzazione.
In merito alle priorità, non posso che confermarti ancora più decisamente quanto asserivo (in quel momento da solo in maggioranza) più di un anno fa, sulla non opportunità di concentrare gran parte degli sforzi nelle grandi opere. Non perché Piazza e sottopasso di Valdambrini non fossero importanti, ma per ragioni che andavano dall’indebitamento comunale all’incapacità nel settore dei lavori pubblici di gestire le criticità dei percorsi, e contestualmente garantire attenzione a tutte le altre esigenze. La conseguenza è stata uno spreco di tempo, di energie, di risorse, e una mancanza di impegno e strategia nello sviluppo di azioni più sostenibili (con l’attrazione di risorse esogene) e cantierabili (opere su cui abbiamo già progetti definitivi e nulla osta).
Sull’opportunità di un cambio e una rimodulazione delle responsabilità nella squadra di governo, mi sono espresso più volte, attendendo e confidando (finora invano) suo tuo coraggio e decisionismo. Intervenire su alcune deleghe non vuol dire solo premiare chi ha lavorato meglio e contenere chi non ha risposto adeguatamente alle aspettative, ma significa anche dare nuovo slancio e caratterizzare il periodo di fine mandato. Se tu volessi dimostrare coerenza con quanto promesso a voce ed attribuire maggiore responsabilità al sottoscritto e al mio gruppo, saremmo determinati nell’assumercela, rendendo ancora più forte ed organica la nostra azione, che è per fortuna apprezzata e che si è distinta per i risultati, l’impegno massimale, la passione, la dedizione e l’amore per questa città.
Ma il tempo delle promesse è finito”.
Andrea Passerini

 

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