“Siamo un nutrito gruppo di lavoratori di HCS e SOT, non  iscritti ad alcun sindacato non sentendosi rappresentati dagli stessi.

Vogliamo, però, intervenire in merito alla trattativa che si sta svolgendo in questi giorni tra amministrazione e sindacati in relazione alla costituzione della Civitavecchia Servizi Pubblici e al relativo passaggio di tutti i lavoratori, impiegati e operai,  nella stessa.

Dopo aver preso atto di quanto proposto dall’amministrazione per poter garantire TUTTI i posti di lavoro (diminuzione dei livelli più alti, abolizione definitiva dei supermini, passaggio dei lavoratori con gli inquadramenti minimi dal contratto multiservizi al contratto FISE e AUTOFERROTRANVIERI), riteniamo che i criteri seguiti, oltre a consentire la diminuzione del costo del lavoro necessaria ad allontanare lo spettro del fallimento e della messa in vendita dei servizi a soggetti privati, garantiscano anche un redistribuzione più equa del reddito interno all’azienda.

È bene che si sappia che la mancata firma dell’accordo Comune Sindacati, essendo lo stesso parte integrante del concordato, avrebbe come conseguenza o la dichiarazione di numerosi esuberi (cosa evidentemente da scongiurare) o il sicuro fallimento  con le disastrose conseguenze di cui sopra.

A fronte di quanto brevemente esposto, diffidiamo tutti i sindacati dal  rifiutarsi di firmare tale accordo che, ripetiamo, ci sembra abbastanza equo per il bene comune, facendo saltare la trattativa e quindi percorrere la strada del fallimento, ed annunciamo sin d’ora che, trattandosi del nostro futuro e avendo intenzione di tutelarci, evidenti atteggiamenti di ostracismo, che trovano ragione solo nella lotta politica e nelle difese di parte, verranno denunciati alla Procura della Repubblica, con tutte le conseguenze del caso”.

Lo hanno comunicato in una nota i lavoratori HCS e Sot

 

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